Partono i lavori di consolidamento della rupe di Bagnoli

Arcidosso: Prendono il via i lavori di messa in sicurezza della rupe della frazione di Bagnoli, in piazza dell'Unità d'Italia, nel comune di Arcidosso. Si tratta di un intervento di primaria importanza, volto a garantire la stabilità di un fronte roccioso che da tempo manifesta segni di dissesto potenzialmente pericolosi per il centro abitato.

Grazie a un contributo di 978mila euro ottenuto dal Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, il Comune di Arcidosso ha finanziato integralmente il primo lotto dei lavori.

"Siamo soddisfatti di poter partire con questa importantissima opera pubblica - spiega il sindaco di Arcidosso, Jacopo Marini che ci consente di trattare le diverse criticità che sono emerse dalle analisi geologiche e geotecniche, andando a migliorare la stabilità complessiva del versante, per prevenire il rischio futuro di frane, garantendo così migliori condizioni di sicurezza agli abitanti della frazione. Al contempo, l'intervento contribuirà a rendere più gradevole anche l'impatto estetico dell'area trattata. Ma il nostro progetto non si ferma qui: all’interno di questo appalto verranno realizzati anche i lavori per attrezzare la parete rocciosa, in modo da consentire la pratica sportiva del climbing, trasformando la rupe in un elemento di attrazione per la frazione di Bagnoli. Prevediamo infatti la realizzazione di ferrate e percorsi di arrampicata. Ci sembra un ottimo sistema per affrontare quello che era un problema, trasformandolo in un'opportunità. In un appalto successivo è prevista inoltre la riqualificazione della piazza e dei pubblici lavatoi, che sono ancora funzionanti”.

Le caratteristiche della rupe e le soluzioni che saranno adottate: le indagini geologiche e geotecniche hanno evidenziato un ammasso roccioso di qualità scadente, caratterizzato da numerosi sistemi di fratturazione con direzioni e inclinazioni sfavorevoli, che compromettono la stabilità del versante. Il progetto di consolidamento prevede una serie di operazioni mirate a garantire la sicurezza del sito e prevenire il rischio di crolli, anche in caso di eventi meteorologici avversi. Uno degli aspetti chiave dell'intervento riguarda la gestione delle acque superficiali e di dilavamento, per evitare che si infiltrino nelle fratture della rupe e ne aggravino l'instabilità. La presenza di piccole sorgenti alla base della scarpata conferma la complessità del quadro idrogeologico, rendendo necessaria una raccolta e gestione adeguata delle acque sotterranee.

L'intervento si svilupperà in diverse fasi, partendo dalla pulizia del versante. Verranno eliminati blocchi lapidei instabili e sigillate le fratture per impedire infiltrazioni d'acqua. La prima fase di pulizia verrà eseguita in sicurezza da personale specializzato, utilizzando attrezzature manuali per rimuovere la vegetazione e il pietrame di piccole dimensioni ormai distaccato. Verranno poi installati dei ponteggi. Nelle fasi successive saranno realizzate una serie di chiodature semiprofonde con barre di vario diametro, tipo dywidag che, una volta iniettate e messe in tensione ad una specifica percentuale di carico, potranno garantire la messa in sicurezza anche di masse importanti.

Per le zone laterali, dove la pietra risulta eccessivamente frastagliata e disgregata, verrà realizzato un consolidamento totale mediante spritz beton, chiodi e barre in acciaio. Sarà quindi applicato uno strato di finitura in cemento che seguirà l'andamento naturale della parete rocciosa, garantendo un fronte sicuro e continuo, ideale per la successiva realizzazione delle pareti di arrampicata.