Sospesi nell'incertezza

di Maria Francesca Aramini Grosseto: Siamo tutti sospesi nell’incertezza, l’attesa dell’attacco definitivo russo è palpabile. Gli Ucraini sanno cosa gli attende se Putin dovesse aver la meglio sulla resistenza di un popolo eroico.

La memoria dei circa sei milioni che morirono per mano di Stalin tra il1932 e il 1933. Con la scusa di nemici del socialismo, Stalin assediò una grossa parte dell’Ucraina (Poltava, Sumy, Kharkv, Cherkasy, Kyiv, Shytomyr e altri paesi meno grandi), privò la popolazione di tutto, cibo e acqua fino a completare l’HOLODOR, letteralmente genocidio per fame. In quel periodo orribile morirono circa Seimilioni tra contadini e operai con il meglio della cultura, della religione e intellettuale. Il dramma si ripercosse su tutto il resto dell’Ukraina, e passò nel silenzio delle coscienze. I più vecchi hanno più paura che questo genocidio si ripeta più delle bombe. Ecco perché molti anziani si rifiutano di partite, e chi combatte è armato di una forza che ha colpito anche l’invasore.

Perché nessuno ne parla? E come è possibile pensare che Putin, che pare colpito da follia di potere, possa fermarsi dopo aver messo sul piatto della guerra la propria immagine?

La storia Russa è piena di eventi terribili, le varie fotocopie di Ivan il Terribile hanno perpetrato con lucidità e fermezza distruzioni, violenze e saccheggi. La Siberia è piena di ricordi degli oppositori del regime, veri o falsi. Intellettuali relegati nei Gulag, campi di contrentramento e lavori forzati, durante la seconda guerra mondiale vennero uccisi circa un milione e mezzo di ebrei Russi e non dai tedeschi. Nel periodo vennero effettuati Progrom su svariati territori Russi quasi tutti verso gli ebrei ma anche verso altre religioni. Interi gruppi  vennero spazzati via.

Ora mi chiedo come possono, e qui mi rivolgo ai media, illudersi che anche l’ultimo zar possa comportarsi in modo diverso dai predecessori. Detto questo mi auguro di avere torto ma la storia non mente, anche se esistono i negazionismi o i distorsori della verità. Chi può preghi per questo popolo eroe, e non vorrei si dovesse dire martire, perché le armi non fermeranno la follia. Ancora una volta Caino uccide Abele.