Miasmi Grosseto: Ora basta! Il sindaco di Grosseto si prenda le sue responsabilità
Intervento di Giacomo Termine segretario PD provinciale sui cattivi odori sulla città
Grosseto: "È sconcertante assistere all'ennesima fuga dalle responsabilità del sindaco di Grosseto e della sua compagine, che invece di affrontare con determinazione il grave problema dei miasmi che stanno esasperando i cittadini, preferiscono lanciare accuse strumentali contro la Regione Toscana. Risulta anche simpatico il segretario di Fratelli d’Italia Minucci che dà dell’impreparata all’assessora regionale quando ancora ci deve far sapere di cosa si è occupato lui in tutti questi anni da amministratore pubblico. Spiace ammetterlo, ma ha ragione Monia Monni. Il sindaco la butta solo in cacciara.
Il sindaco, nella sua veste di primo rappresentante politico del territorio, ha il dovere di mettere in campo ogni sforzo per difendere la salute e il benessere dei suoi cittadini. Invece sono anni che subiamo gli effetti dei cattivi odori in città senza che ci sia stata mai una reale e convinta iniziativa da parte del Comune per prendere in mano la situazione. Visite dal Prefetto, riunioni, commissioni, audizioni. Più o meno accolte, negate o cavalcate. L’interesse sui miasmi di Vivarelli Colonna è tutto qui: argomento scomodo, da tenere lontano, rovina la narrazione da influencer istituzionale. non c’è mai tempo, viene prima la palestra. Dopotutto si può sempre scaricare il barile sulla Regione, soprattutto a ridosso di qualche elezione. Di fronte a una situazione che richiede risposte dimostra di non avere leadership, sostanzialmente ammette la sua impotenza politica ed amministrativa.
Inoltre mentre il segretario provinciale di Fratelli d’Italia attacca la Regione, dimentica che il primo a dover intervenire è proprio il Sindaco, che con questa condotta sta dimostrando la sua completa inutilità nel risolvere una questione tanto grave per Grosseto. È inaccettabile che si utilizzi un problema reale, che riguarda la qualità della vita e la salute pubblica, come un mero strumento di polemica politica.
Quando qualche anno fa, dopo vari approfondimenti si rilevò che l’olezzo quotidiano era dovuto prevalentemente allo spargimento dei fanghi nei campi dopo la digestione e, rileggendo le autorizzazioni, ci si accorse che la competenza del controllo di questa fase era in capo al Comune, tutto si spense. La storia è questa. E oggi, rimesso alle strette dai comitati ha tirato nuovamente in ballo la Regione. Quindi ha chiesto formalmente alla Regione di revocare le autorizzazioni degli 8 impianti intorno alla città e la Regione ha risposto: “caro sindaco, quasi tutte quelle autorizzazioni non ci sono più da oltre un anno perché sono state convertite in procedimenti che dipendono dal Comune (biometano). Che la Regione è a stretto contatto con i tuoi uffici da sempre e lavora insieme a loro anche per i procedimenti autorizzativi per i cattivi odori. Quindi Regione e Comune collaborano lealmente.”
Allora c’è da chiedersi: o non lo sapeva, il che è grave; o i suoi uffici non glielo hanno detto, e non è meno grave, ma è comprensibile che non abbiano sentito la necessità di informarlo, se il livello di interesse è quello dimostrato fin qui dal sindaco sul tema; oppure, semplicemente, sapeva ma aveva bisogno solo di buttarla in caciara e spostare l’attenzione da un’altra parte attaccando e ribattendo all’assessora Monni senza dar conto ai cittadini dei propri compiti e delle proprie responsabilità.
Invito il Sindaco e la sua Giunta a lasciare da parte le polemiche ed a lavorare seriamente, se continuerà a non farlo fortuna gli uffici della Regione si occupano dei miasmi e di quegli impianti, collaborando insieme agli uffici comunali (in assenza del sindaco), a garanzia dei cittadini grossetani. E vale poco il soccorso del Minucci, che continuerà a occuparsi ancora di altro.
Giacomo Termine segretario PD provinciale