Istituzioni: riassegnazione di funzioni ambientali alle Province
Lo prevede una proposta di legge che il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza
Firenze: Via libera del Consiglio regionale alla proposta di legge riguardante la riassegnazione delle funzioni in materia ambientale alle Province e alla Città metropolitana e la costituzione di un ufficio comune per l’esercizio associato delle funzioni in materia di bonifica dei siti inquinati. La proposta di legge è stata approvata con 23 voti favorevoli (PD e Italia Viva) e sei voti di astensione (Lega e del Movimento 5 Stelle).
La proposta di legge è stata illustrata in aula da Lucia De Robertis (Pd) che ha ricordato che “si riattribuiscono alle Province e alla Città Metropolitana le funzioni erroneamente attribuite alla Regione in materia di rifiuti, che si costituisce con apposita convenzione un ufficio comune in via transitoria tra i tre enti e che si costituisce presso la Giunta regionale un tavolo tecnico per il coordinamento in materia di bonifica dei siti inquinanti”.
La proposta di legge si è resa necessaria per adeguare l’ordinamento regionale alle recenti decisioni giurisprudenziali di legittimità e di merito, in relazione alle funzioni attribuite direttamente alle Province. Più nel dettaglio si fa riferimento ad una sentenza della Corte Costituzionale del 2019 che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di parte della legge 22 del 2015, dove si attribuivano alla Regione le competenze in precedenza esercitate dalle Province in materia di controllo sulle attività di gestione, intermediazione e di commercio dei rifiuti. Peraltro, sempre in riferimento alla legislazione in materia di rifiuti, il Consiglio di Stato nel 2022 ha stabilito come la suddetta sentenza della Corte Costituzionale debba estendersi anche alle disposizioni inerenti alla bonifica dei siti inquinati.
La proposta di legge – predisposta dalla Giunta regionale e successivamente integrata con una serie di emendamenti dello stesso esecutivo, che recepiscono osservazioni di Anci e Upi regionali – si compone di sette articoli. Nello specifico questi i punti salienti: riattribuzione alle Province e alla Città metropolitana di Firenze delle funzioni accennate in precedenza in materia di rifiuti; possibilità di costituzione, in via transitoria e fino al 31 dicembre del 2024 – per effetto di un emendamento dei presidenti di commissione Lucia De Robertis (Pd) e Giacomo Bugliani (Pd) – di un ufficio comune per l’esercizio associato delle funzioni tra la Regione, le Province e la Città metropolitana, attraverso la stipula di una specifica convenzione; previsione che le Province e la Città metropolitana subentrino nei procedimenti in corso e, in applicazione del principio della conservazione dell’attività amministrativa, provvedano alla convalida degli atti già posti in essere dalla Regione, alla data di entrata in vigore della legge; costituzione, fino al 31 dicembre 2024 (con emendamento analogo al precedente), presso la Giunta regionale, di un tavolo tecnico per il coordinamento delle funzioni e dei procedimenti in materia di bonifica dei siti inquinati.