"Il Parco della Maremma: rifugio invernale per migliaia di uccelli acquatici”

Il censimento 2025 dell'avifauna svernante conferma l’importanza internazionale delle zone umide del Parco

Alberese: Il censimento annuale dell’avifauna svernante nel Parco della Maremma, che si è svolto domenica 19 gennaio, organizzato nell’ambito dell’International Waterbirds Census (IWC), conferma ancora una volta la straordinaria rilevanza delle aree umide del Parco a livello nazionale e internazionale. Coordinato a livello nazionale dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e a livello regionale dal COT (Centro Ornitologico Toscano), il censimento ha coinvolto numerosi volontari ed esperti, che hanno monitorato specie come oche selvatiche, gru, chiurli maggiori, fenicotteri, alzavole e mestoloni.

Queste zone, fragili e preziose, ospitano popolazioni numerose e specie di grande interesse conservazionistico. Come sottolinea Luca Puglisi, direttore del Centro Ornitologico Toscano, "I censimenti permettono di valutare l’importanza di siti come il comprensorio del Parco della Maremma, che si conferma di rilevanza internazionale per l’oca selvatica e di grande valore nazionale per specie come mestolone, fischione, chiurlo maggiore e gru. Queste ultime due specie, in particolare, sono presenti qui con le principali popolazioni toscane.”

Il presidente del Parco, Simone Rusci, ha partecipato attivamente alle operazioni, sottolineando l’importanza di questo lavoro: “Il censimento rappresenta uno straordinario momento di conoscenza e monitoraggio, che ci consente di valutare il valore ecologico delle nostre aree umide e di pianificare al meglio la loro tutela. È un vero e proprio inventario della biodiversità, reso possibile grazie all’impegno e alla grande professionalità dei volontari coinvolti, dal Centro Ornitologico Toscano al coordinamento di Francesco Pezzo, ricercatore dell’ISPRA e consigliere del Parco della Maremma. La grande affluenza di specie dimostra quanto il Parco della Maremma sia un luogo unico per la conservazione della fauna, una responsabilità che sentiamo forte e che ci guida nelle scelte quotidiane per la protezione di questi habitat.”

I dati preliminari del censimento 2025 confermano l’importanza delle zone umide del Parco della Maremma come habitat essenziale per numerose specie di uccelli acquatici. Nonostante le variabili climatiche, quest’anno sono stati censiti circa 4500 uccelli acquatici, appartenenti a 31 specie, tra cui 1200 oche selvatiche, 400 gru, 1200 anatre e 50 chiurli maggiori. Tra le osservazioni più significative si segnala la presenza di 12 oche lombardelle, specie rara in Toscana.

Il monitoraggio è uno strumento essenziale per conoscere lo stato di salute degli ecosistemi umidi, minacciati da cambiamenti climatici e pressione antropica. I dati raccolti rappresentano un prezioso patrimonio per la conservazione e la gestione di questi ambienti, confermando il ruolo cruciale del Parco della Maremma nella tutela della biodiversità.