Gruppi opposizione Follonica: "L'assessora Goti dove è?"

"L'approccio sbagliato della giunta verso le persone senza fissa dimora"

Follonica: "In merito alle recenti dichiarazioni dell’assessore al decoro, relative al problema dei senza fissa dimora e alla chiusura con cancelli dell'ingresso della Sala Tirreno, riteniamo importante fare alcune riflessioni e chiarire la nostra posizione", dicono i  consiglieri e le consigliere, Emanuele Betti, Francesco Ciompi, Mirjam Giorgieri Giacomo Manni, Andrea Pecorini, Francesca Stella.

"Innanzi tutti un’assenza: quella dell’assessora al sociale Goti. Il sistema di accoglienza e integrazione per le persone senza fissa dimora, che negli ultimi anni è stato costruito con grande fatica e impegno dall’amministrazione precedente, in particolare grazie all’opera del sindaco Benini e dell’assessore Ricciuti, coinvolge il coordinamento delle opere caritative, il coeso, le cooperative sociali del territorio e la farmacia comunale. Le politiche che erano state pensate per dare risposte concrete e dignitose a chi vive in condizioni di estrema vulnerabilità non possono essere sostituite con azioni che risolvono il problema solo in superficie, come l’installazione di cancelli. Queste misure non affrontano le radici del problema, che sono di natura sociale, economica e umana.

Il dormitorio esistente non è l'unico strumento a disposizione. Le persone senza fissa dimora hanno bisogno di un approccio integrato che comprenda l’accoglienza, il supporto psicologico, l’inserimento in percorsi di reintegrazione sociale e, soprattutto, il dialogo con le associazioni di volontariato e i servizi sociali. È fondamentale che l’amministrazione ascolti le voci di chi lavora quotidianamente con queste persone e che, prima di prendere qualsiasi decisione, si faccia carico di comprendere a fondo le reali problematiche, piuttosto che rispondere con soluzioni palliative.

L’assessora Goti, che dovrebbe occuparsi delle politiche sociali, sembra essersi distratta da questa responsabilità, lasciando spazio a un intervento che risponde più alle esigenze di “decoro” che a quelle umane e sociali. Il vero decoro di una città non si misura infatti solo dalla pulizia delle strade, ma dalla capacità di prendersi cura dei più fragili, garantendo loro il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali. O forse Goti non è intervenuta perché non coinvolta dal suo collega di giunta nella decisione, magari perché contraria a quel cancello?

Invitiamo l’amministrazione a riflettere e a prendere in mano la situazione con serietà e responsabilità, coinvolgendo tutte le realtà che operano sul territorio per garantire soluzioni adeguate e rispettose delle persone in difficoltà. Un intervento che non è più rinviabile, se si vuole davvero fare il bene della comunità. I gruppi di opposizione continueranno a monitorare attentamente la questione e a sostenere tutte le iniziative che puntano a garantire un’accoglienza dignitosa e il rispetto dei diritti umani per tutti i cittadini, senza distinzione", termina la nota