Nella Giornata della Memoria ritorna il consueto gazebo in piazza Dante

L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia in prossimità del 27 gennaio, giornata riconosciuta a livello internazionale per commemorare lo sterminio ebraico e le persecuzioni nazifasciste, riprende la propria attività annuale riaprendo al pubblico il consueto punto d'incontro in piazza Dante Alighieri per informare gli iscritti e l'intera cittadinanza sulle attività e le proposte dell'ANPI nell’anno in cui si celebrerà l'ottantesimo anniversario della Liberazione d’Italia dall'occupazione nazifascista. 

Grosseto: «L'ANPI − rammenta Daniela Castiglione, Presidente della Sezione "Carla Nespolo" − contribuisce quotidianamente all'affermazione dei valori democratici ed antifascisti che sono alla base della nostra Repubblica. Anche in questo duemilaventicinque, dopo gli ottimi risultati del tesseramento degli anni precedenti che hanno fatto superare stabilmente i duecentotrenta iscritti rendendo al contempo la Sezione un solido punto di riferimento per la nascita nel 2024 di due nuove articolazioni nella zona meridionale della provincia con la Sezione dell’Isola del Giglio e la Sezione dell’Argentario, il nostro comitato direttivo ha deciso di riproporre l'ormai classico gazebo in piazza il 27 gennaio, giornata dall'evidente valore simbolico e civile che rappresenta per tutti noi un patrimonio fondativo della nostra comunità». La giornata in piazza Dante Alighieri, oltre a dare strumenti informativi sui drammi della guerra e della deportazione, offrirà la possibilità di dialogare con i volontari dell'associazione riguardo l'importante ricorrenza degli ottant'anni della Liberazione. Attraverso il gazebo attivo nel capoluogo maremmano sarà inoltre possibile rinnovare l'adesione annuale all'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia sostenendone l'attività. Conclusa la cerimonia istituzionale prevista nella mattinata di lunedì 27 alle "pietre d'inciampo" collocate davanti il palazzo municipale, cerimonia che per la prima volta non vedrà le ormai consuete orazioni delle Sezioni del capoluogo, una occasione che sarebbe stata utile per chiedere chiarimenti pubblici al sindaco Vivarelli Colonna rispetto la sua recente, e non poco sorprendente, dichiarazione rilasciata all’emittente televisiva La7 sulla decisione del comune di dedicare vie cittadine a “due personalità [che] hanno rappresentato comunque dei movimenti, che se uno va a guardare la storia, hanno certamente creato delle distruzioni di massa, degli stermini e degli eccidi molto importanti” con il chiaro riferimento ad Enrico Berlinguer, segretario in epoca repubblicana del PCI, e Giorgio Almirante, gerarca fascista con Mussolini e fondatore del Movimento Sociale Italiano (“https://www.facebook.com/share/v/15z283A42P”). Quello stesso Almirante che invocava il razzismo come cibo di tutti e per tutti perché “altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c'è che un attestato col quale si possa imporre l'altolà al meticciato e all'ebraismo: l'attestato del sangue”. E queste parole la Sezione "Carla Nespolo", continuerà a rammentarle in piazza Dante Alighieri nel giorno dedicato alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Maggiori informazioni ed aggiornamenti sono disponibili sui canali social "www.facebook.com/GrossetoANPI".