Assemblea PD: Un congresso sulle idee, che preveda un cambio della dirigenza
In vista dell’Assemblea Nazionale di Sabato 19 il partito grossetano presenta un documento, approvato all’unanimità, sul congresso in arrivo.
Grosseto: La creazione di un percorso dal basso che dia voce alla base e ai territori e non alle correnti; la costruzione di un confronto congressuale sano e coinvolgente sulle idee e a tutti i livelli, dai circoli al nazionale; l’avvio del percorso congressuale anche per il regionale; un cambio profondo della classe dirigente e infine la scelta di concludere il congresso in una data che tenga conto della necessità di una discussione profonda e attenta sulla natura del partito e dell’inderogabile necessità di riprendere una decisa azione politica.
Questi sono i punti su cui il Partito Democratico della provincia di Grosseto, riunito in assemblea, ha preso posizione in vista dell’Assemblea Nazionale di Sabato 19, che ha l’obiettivo di avviare il congresso costituente.
< Abbiamo fatto uno sforzo di sintesi, cosa che spesso ci è mancata negli anni – afferma Federico Badini, Presidente dell’Assemblea Territoriale – trovando punti che spiegano bene la posizione di tutto il partito, che si è espresso all’unanimità. In un momento in cui dobbiamo discutere profondamente della nostra natura e della nostra cultura politica, questo è un passo importante. >
Il documento scritto da Badini ed approvato dall’assise democratica dopo una discussione sui punti, parte da un’analisi del voto in cui si evidenziano temi che vengono da lontano, alcuni dalla stessa nascita del Partito Democratico. I problemi ad affrontare la crisi nata nel 2008, il mancato governo della globalizzazione, il “governismo sfrenato”, le scelte che hanno reciso rapporti lunghi anni con l’associazionismo e altre realtà, le difficoltà di rappresentare le giovani generazioni e molti cambiamenti della nostra società.
A questo si è aggiunto quello che è successo durante la campagna elettorale: un programma troppo schiacciato sull’”Agenda Draghi”, una politica di alleanze confusa e contraddittoria, una serie di candidature che hanno danneggiato i territori, andando contro anche alle indicazioni degli stessi. < È chiaro che abbiamo perso credibilità, di conseguenza è venuto meno un rapporto con un’intera comunità e con essa la felicità di stare insieme e fare politica – continua Badini. Oggi non abbiamo bisogno dell’ennesimo segretario da bruciare, ma di un confronto con le persone sulle cose da fare, altrimenti continueremo a consumarci lentamente, come sta accadendo in queste settimane. Perché in politica i vuoti non esistono. >
Infine, nel documento si evidenzia la necessità di sfruttare al massimo il congresso, evitando di chiudersi in un dibattito basato solo sui nomi e ridotto a primarie in cui c’è il rischio che partecipino solo poche migliaia di persone, concentrandosi invece sui temi e su una nuova cultura politica. L’auspicio è che tutto questo serva possa contribuire ad una svolta e che possa servire anche al partito territoriale in una traversata nel deserto che dovrà dare nuova vitalità alla comunità politica democratica", conclude Federico Badini, Presidente dell'Assemblea Territoriale PD Grosseto