Verso il 7 ottobre. Incontro con la Cgil grossetana alla Sala Eden

Pagni (Cgil): «Attivo provinciale dei delegati Cgil per lanciare la mobilitazione del 7 ottobre a Roma. Il messaggio che vogliamo mandare agli Italiani è chiaro: basta rassegnazione, combattiamo insieme perché lavoro, sanità e scuola ci riguardano tutti»

Grosseto: Venerdì prossimo – alle 9:30 alla Sala Eden, sul bastione Garibaldi - la Cgil grossetana chiama a raccolta i propri delegati nell’ambito della campagna di mobilitazione in vista della grande manifestazione nazionale “La Via maestra, insieme per la Costituzione”, che si terrà a Roma sabato 7 ottobre. Già da alcuni giorni è iniziata la campagna d’ascolto sui luoghi di lavoro per cogliere l'umore delle persone e spiegare le ragioni dell’iniziativa della Cgil. L’obiettivo che il sindacato del quadrato rosso si è dato a Grosseto è di portare a Roma almeno 300 persone, ma è praticamente sicuro che saranno molte di più visto il clima di partecipazione attiva riscontrato fra militanti sindacali e lavoratori in generale.

Ad aprire l'attivo provinciale dei delegati e pensionati della Cgil, venerdì mattina, sarà la segretaria della Camera del lavoro Monica Pagni. A seguire interverranno don Enzo Capitani, della Caritas diocesana di Grosseto, il professor Paolo Passaniti, associato al dipartimento di giurisprudenza dell'università di Siena, la professoressa Nerina Dirindin, del dipartimento di Scienze economiche e sociali e matematico statistiche dell'università di Torino, presidente dell'associazione “Salute diritto fondamentale”. Chiuderà i lavori dell'assemblea, presieduta da Anna Capobussi, la segretaria confederale della Cgil nazionale Maria Grazia Gabrielli.

«L’attivo dei delegati della Cgil – scandisce la segretaria provinciale Monica Pagni - sarà un momento qualificante, sia per l’autorevolezza dei relatori che per la rilevanza dei temi al centro dell'iniziativa. Il prossimo 7 ottobre a Roma vogliamo portare le istanze della vita reale delle persone comuni, che questo governo ignora impaniato in un approccio ideologico regressivo e conservatore che minaccia di declassare definitivamente il nostro Paese. Politiche per il lavoro, strategia per la transizione energetica, riqualificazione del sistema sanitario che deve rimanere universalistico, riforma vera del sistema dell'istruzione che si sta caratterizzando per l'abbandono scolastico di uno studente ogni sei, salario minimo e reddito di cittadinanza come presidi di civiltà. Gli argomenti dei quali stiamo parlando con i lavoratori in questi giorni sono molti, e dove andiamo troviamo orecchie che ascoltano e persone che hanno voglia di dire la propria. Però quello che più di ogni altra cosa tengo a comunicare in questa fase, è che è determinante le persone facciano lo sforzo di uscire dal guscio e vincere la rassegnazione che ha caratterizzato questi ultimi anni. Quello per cui ci stiamo battendo riguarda tutti trasversalmente alle culture di appartenenza e ai ceti sociali, riguarda un’idea condivisa e solidale di Paese basata sui cardini fissati dalla Costituzione. Per questo motivo alla manifestazione del 7 ottobre hanno aderito più di 100 associazioni e organizzazioni nazionali, molte delle quali radicate nella cultura sociale cattolica. Basta rassegnazione all’ineluttabilità del declino del Paese e dell’impoverimento delle persone: cambiare le cose è possibile e la Cgil può essere uno strumento. Le nostre porte sono aperte a tutti coloro che si riconoscono nella Costituzione, anche in occasione dell'attivo dei nostri delegati di venerdì prossimo chi vorrà esserci sarà il benvenuto».