UILFPL Toscana Sud Est sull'aggressisone al personale dell'eslisoccorso Pegaso-2
I fatti accaduti lunedì 15 maggio u.s. nella cava dei “Gosti” a Sarteano in Provincia di Siena, dove un operaio di Chianciano è finito all’interno di una tramoggia, rimanendo semicoperto dalla ghiaia, è stato salvato dall’intervento sinergico delle forze di Soccorso (Vigili del Fuoco, Elisoccorso Pegaso, Soccorso Alpino, CRI, ecc) ed è stato poi trasferito infine al Policlinico delle “Scotte” con Pegaso-2, rappresentano l’ennesimo infortunio sul lavoro che conferma, una volta di più, la necessità di alzare l’attenzione sul fenomeno e sulle sue cause generali, che la UIL porta avanti da anni con la campagna “0 morti sul lavoro”.
Oltre a questo brutto episodio, quello che ci sconcerta e che ci annichilisce (per l’assurdità), è stato un grave accadimento “a margine” dell’infortunio sul lavoro, che ha visto aggrediti un Medico e l’Infermiera, partiti con l’Elisoccorso Pegaso-2 da Grosseto, i quali, dopo l’atterraggio, sono stati subito affrontati ed aggrediti da un collega dell’operaio.
La UILFPL Toscana Sud Est, da tempo si batte con prese di posizioni pubbliche per scongiurare le aggressioni al personale sanitario (Medici, Infermieri, OSS), che avvengono sempre più copiosamente in molti nosocomi, con effetti anche tragici, come nel caso di Pisa. Abbiamo assistito nel tempo ad aggressioni nei setting di Emergenza Urgenza (Pronto Soccorso, OBI, ecc) e di Psichiatria, ma mai era successo di registrare una cosa simile durante un intervento di salvataggio con Elisoccorso/118.
Ciò rende l’accaduto ancor più inquietante. Probabilmente perché sta “passando”, tra la popolazione, in questo difficile momento (che dura da anni) un messaggio, il quale fa pensare che gli (ormai) ex angeli delle corsie (tanto declamati durante il periodo covid-sars-2), siano ormai diventati una sorta di “capro espiatorio”, rispetto alle inefficienze che si riscontrano, non per colpa loro ma di altri, anche in relazione alle criticità che stanno opprimendo cittadini e cittadine.
Ce ne siamo accorti durante la mobilitazione sindacale unitaria di fine aprile 2023, in vista della manifestazione Nazionale del 06 maggio a Bologna, effettuata anche per ottenere anche migliori condizioni per la sanitò pubblica (risorse umane, economiche e strumentali, ad esempio), dove si percepiva, in alcuni casi, la disapprovazione ed il fastidio della gente che si recava ai nosocomi della provincia, in merito all’iniziativa,
Ebbene, questo fatto non può che farci interrogare, unitamente alle Istituzioni Governative, Nazionali e Regionali, Locali e Sanitarie, che non possono/non devono non prendersi le loro responsabilità, ignorando questa crescente situazione di disagio, dato che, ad esempio, nella Azienda Sanitaria USL Toscana Sud Est, nelle Province di Siena, Grosseto ed Arezzo, non viene assunto personale sanitario da tempo.
Questo quando lo stesso, è all’estremo delle forze e non è neppure sicuro di poter effettuare le ferie per riposare ed evitare così il pericolo di “rischio clinico”, ovvero l’errore ai danni del paziente.
Non possiamo neppure permettere che professioniste e professionisti, che provano orgoglio (come nella fattispecie l’Infermiera malmenata) ad “indossare la divisa” ed a “salire sull’Elisoccorso” (perché, come la “stessa racconta, essere un’infermiera del 118, lavorare sull’ambulanza e su Pegaso per prestare le prime cure a chi ne ha la bisogno, serve a fare la differenza nella linea che separa la vita dalla morte”) adesso provi annichilimento, delusione, frustrazione e dolore, accada ancora.
Tutte le istituzioni Governative, Regionali, Locali e Sanitarie devono assumersi la responsabilità di quanto accede sempre più frequentemente, dato che in tutta la popolazione si sta instaurando una situazione di insoddisfazione e nervosismo che porta all’aggressività, laddove il personale sanitario è impossibilitata a dare una risposta immediata ed adeguata come vorrebbe l’utente, per le gravi problematiche in cui versa la sanità pubblica.
Una cosa è certa, ovvero che la UILFpl rimarrà sempre in prima linea, come “ad vocatus” (colui che sta accanto) a difendere gli Operatori Sanitari che svolgono giornalmente le loro funzioni, il loro dovere, e la propria missione per aiutare e curare chi ne ha bisogno.
UIL F.P.L. Area Vasta Toscana Sud-Est
Il Segretario Generale
(Dott. Sergio Sacchetti)