Turismo: "Il nuovo testo unico è un passo avanti per la qualità e l'equità del settore"

Firenze: Confcommercio Toscana e le sue federazioni regionali del turismo, riunite nella sigla Confturismo*, esprimono soddisfazione per i contenuti del nuovo testo unico sul turismo della Regione Toscana, che nelle prossime ore dovrebbe essere licenziato dal Consiglio. Un provvedimento che recepisce e valorizza principi fondamentali per la crescita e la competitività del comparto, quali la concorrenza leale e la qualità dell’offerta.

“Una svolta significativa arriva dall’attuazione concreta del principio “stesso mercato, stesse regole”, che ispira alcuni punti cardine del nuovo Testo unico, come l’obbligo di esercitare l’attività ricettiva solo in forma di impresa. Così – spiega il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - finalmente si imprime al turismo una spinta netta e decisa verso l’imprenditorialità, sgombrando il campo da certo dilettantismo che non giovava alla crescita del comparto. Per le amministrazioni pubbliche sarà anche più facile adottare strumenti urbanistici adeguati a una regolamentazione più equa e sostenibile”.

Il testo si distingue, inoltre, per uno spiccato orientamento alla qualità dell’offerta turistica: “l’impianto normativo mette al centro le strutture ricettive alberghiere, riconoscendo il loro ruolo decisivo nel garantire standard elevati – sottolinea il presidente di Confturismo Toscana Daniele Barbetti, che è anche presidente di Federalberghi Toscana. “Con queste premesse – prosegue - il nuovo Testo unico rappresenta un’opportunità per consolidare la leadership della Toscana come destinazione turistica di eccellenza, rispondendo alle sfide di un mercato in continua evoluzione”.


“Assolutamente apprezzabile poi – prosegue Barbetti – che sia riconosciuta ai Comuni con più di 50mila abitanti la possibilità di porre un freno al fenomeno della locazione turistica breve. È giusto che abbiano gli strumenti adeguati a gestire la pressione turistica sul loro territorio”.

Positiva, secondo Confcommercio, anche la revisione della governance: “puntare sui prodotti turistici locali, anziché sui confini geografici, e sull’inclusione delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, significa creare un sistema più partecipativo e orientato alle esigenze del territorio”, dice Marinoni.

Tra gli altri elementi di rilievo, la scelta di incentivare l’uso di alloggi alberghieri in forma convenzionata a beneficio di categorie “deboli” come studenti, lavoratori e quanti si trovino a dover seguire terapie mediche negli ospedali di zona, da soli o con i familiari. “Una misura che unisce inclusione sociale e valorizzazione delle strutture esistenti con benefici per tutti”.

“In generale il nuovo Codice del Turismo, che recepisce molte delle osservazioni da noi avanzate durante il processo di consultazione, punta ad un equilibrio tra sviluppo, innovazione e sostenibilità territoriale”, aggiunge Barbetti “rappresenta un passo decisivo verso una gestione più qualificata e qualificante del settore, che in Toscana conta su oltre 93mila occupati, con punte di oltre 120mila nei periodi di alta stagione, e circa 40mila imprese e professionisti, fra pubblici esercizi (22mila), strutture ricettive alberghiere ed extra (circa 12mila censite), agenzie di viaggio e guide turistiche”.

Più prudente, in attesa di un chiarimento, la posizione di Rescasa, che all’interno del variegato sistema di Confcommercio rappresenta la ricettività extralberghiera. “Prima di un giudizio definitivo – fa sapere la presidente Chiara Pelagotti – ci riserviamo di approfondire la norma relativa al cambio di destinazione d'uso, che dovrà garantire alle strutture extra-alberghiere esistenti una continuità operativa non soggetta a eventuali limiti imposti dai regolamenti comunali”.