Tre grandi artisti a confronto sul tema del "Viaggio"
È la nuova mostra alla Galleria Orler di Orbetello
Orbetello: Sulla scia dei recenti successi, la Galleria Orler di Orbetello presenta ancora una volta un grande evento artistico, una Mostra che si terrà a partire dalle 18:00 di sabato 16 settembre sino al 30 settembre e che avrà come titolo "IL VIAGGIO: TRE ARTISTI A CONFRONTO"
Mario Patella, Giuseppe Ravizzotti e Stefano Mosto si troveranno infatti a raccontare questo particolare tema, il viaggio appunto, rappresentato in tutte le sue infinite sfumature, dall'avventura intesa come scoperta di terre e luoghi lontani, al viaggio interiore nella profondità dell'anima, fino ad arrivare al viaggio inteso come fuga da una grama esistenza.
Una straordinaria abilità manuale, abbinata ad un'accurata e lunga ricerca artistica, hanno spinto Stefano Mosto a rappresentare la condizione umana attraverso le sue sculture. Si tratta di opere che nascono dal riciclo della carta degli involucri di alimenti o dai sacchetti del pane. La carta viene sapientemente ripiegata, trattata, plasmata fino ad assumere magicamente sembianze umane in grado di catturare l'attenzione di chi osserva.
Anche il supporto dove queste figure prendono vita nasce da materiale di recupero, talvolta calcinacci annegati nel cemento o pezzi di pietra nera di lavagna. Le opere di Mosto mettono in risalto il grande tema delle migrazioni dei popoli. Si osservano piccole figure alte pochi millimetri, tutte accomunate da lunghe vesti drappeggiate, figure che sembrano sospese nel loro vagare o nel loro interagire all'interno di un microcosmo senza tempo, sedotte dall'idea di un mondo lontano, diverso, all'insegna del progresso. Il viaggio così inteso assume un duplice significato: la partenza verso una sorta di terra promessa e vita migliore, ma anche un viaggio interiore, squisitamente introspettivo.
E a proposito di viaggio, lo si può fare anche con la fantasia come ci insegna Mario Patella con i suoi meravigliosi cieli o "esopaesaggi". Ogni sua opera è un pezzo unico e rappresenta non il solito paesaggio, bensì un luogo alternativo, dettato dai suoi studi sull'Universo, sua grande passione. I suoi squarci di cielo ci riportano ai tempi del Romanticismo sapientemente rivisitato dall'artista con un tocco moderno. Un'arte che affascina quella di Mario Patella perché ci accompagna in un mondo diverso. E' un'arte rivelatrice, intrisa di luce, che ci conduce in mondi e paesaggi inusuali stravolgendo il nostro solito punto di vista. Ma non solo. I cieli, le albe, i tramonti, le nuvole vengono intuiti e pensati come stati d'animo dell'uomo. Ed è così che allora uno scorcio azzurro fatto di nuvole in movimento può rappresentare una via di fuga, un senso di libertà, di spensieratezza, così come un'alba o un tramonto un senso di rinascita spirituale.
Attraverso il linguaggio del corpo, in un alternarsi di bianco e nero, Giuseppe Ravizzotti racconta invece il viaggio al di là delle apparenze, grazie al suo "Woman Project". Trattasi di un viaggio all'interno dell'Universo femminile fatto spesso di paure, solitudini, sofferenze quotidiane. L'artista racconta, con estrema delicatezza, il cammino interiore sino a raggiungere gli abissi dell'anima. Ogni singola opera rappresenta una porta al di là della quale si vedono le figure protagoniste del racconto, osservate dall'esterno, dall'altro lato di un confine che diviene universale. I graffi sulla tela si traducono nei segni dell'anima e nelle sue cicatrici. In altre opere invece possiamo notare una tipologia diversa di viaggio, quello nei ricordi, il viaggio nella nostalgia. Ci sono così i girotondi in allegria o i dolci pensieri sussurrati al mare, a piedi nudi sulla riva che ci riportano indietro ad una vita più semplice e pura, lontana dai problemi e dalle frenesie del presente.
Emanuela Orler e Angela Malacarni aspettano il 16 settembre tutti gli appassionati di arte, numerosi come sempre, per accompagnarli ancora una volta, attraverso le opere di Mario Patella, Giuseppe Ravizzotti e Stefano Mosto, in un viaggio indimenticabile nell'immenso Universo dell'Arte che conta.