Torna la Fiera dei Puc per la seconda edizione e varca i confini toscani
Firenze: Torna, si arricchisce e varca i confini toscani la Fiera dei Puc (Progetti utili alla collettività), la piazza virtuale che dal 28 novembre al 7 dicembre prossimi permetterà di presentare, approfondire e scambiare buone pratiche sui progetti messi in campo per i beneficiari del reddito di cittadinanza. Misura oggi più che mai al centro del dibattito pubblico, ma che ha comunque l'indubbio merito di aver fatto realizzare numerosi interventi a favore della collettività con attività in campo sociale, artistico, ambientale, sportivo, formativo, culturale.
L’edizione del 2021, organizzata da Regione Toscana in collaborazione con Anci Toscana, fu la prima esperienza in Italia per promuovere il lavoro degli Ambiti territoriali e dei Comuni sui Puc ed ebbe ottimi risultati con 1.600 visitatori e oltre 160mila contatti sui social. Per il 2022 l'iniziativa prevede il concorso di esperienze provenienti anche da altre regioni italiane, sia grazie al successo ottenuto, sia per aver conseguito un importante riconoscimento nazionale: la Fiera dei Puc è stata presentata da Banca Mondiale come buona pratica al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Nei dieci giorni di Fiera sarà possibile partecipare all’evento lancio previsto per lunedì 28 novembre dalle 9.30. Il 30 novembre dalle 9.30, invece, il primo appuntamento de “La Piazza delle idee”, un confronto sulle competenze e sugli esiti dei Progetti utili alla collettività. Il secondo appuntamento il 5 dicembre, sempre dalle 9.30, dedicato al confronto sulle esigenze e l’importanza delle Comunità. L’evento conclusivo sarà il 7 dicembre alle 9.30.
Ma cosa sono i cosiddetti Puc? Nell'ambito dei Patti per il lavoro e per l'inclusione sociale, i beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere Progetti utili alla collettività nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. Oltre a un obbligo, i Puc rappresentano un'occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività. Le attività previste devono rispondere ad uno specifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo di risorse umane e finanziarie. Il progetto può riguardare sia una nuova attività sia il potenziamento di un'attività esistente, ma in nessun caso le attività possono essere sostitutive di quelle ordinarie né sono in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato, parasubordinato o autonomo.
Tra i progetti avviati in molte aree della Toscana, dall’Amiata grossetana a quella pisana, ci sono per esempio l’esperienza livornese con interventi di piccola manutenzione per il recupero di luoghi pubblici o quella della Sds fiorentina nord ovest che sperimenta Puc coordinati dall’associazione degli Anziani del Comune di Calenzano attivati presso il Palazzo comunale ai fini dell’accoglienza dell’utenza o il supporto per l’attraversamento pedonale presso le scuole.
“Siamo alla seconda esperienza di questa originale e preziosa manifestazione – ha dichiarato l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli -, che si svolge tutta sul web e che permette un’importante condivisione regionale, e da quest’anno anche interregionale, di quanto sviluppato dagli enti locali nell’ambito dei Progetti utili alla collettività. L’obiettivo principale, infatti, è quello di mettere in rete e favorire la diffusione di buone pratiche nell'ambito dei progetti legati al Reddito di cittadinanza. Questa fiera ha quindi il merito di sviluppare un potenziale di opportunità per le comunità locali, per l’inclusione sociale e anche lavorativa. Non a caso tra gli elementi di novità di quest'anno c’è una partecipazione attiva dei Centri per l’impiego per il rafforzamento di questa connessione”.
“Questa esperienza consente di mettere in evidenza alcuni degli elementi qualificanti della misura del reddito di cittadinanza, a dispetto della narrazione totalmente negativa che si cerca di imporre. Per il modo in cui sono stati positivamente realizzati in Toscana grazie al lavoro dei comuni, i Puc favoriscono l’inclusione, costituiscono l'occasione per contribuire al benessere delle comunità, sono utili a tutta la collettività”, commenta l’assessora alla formazione e al lavoro Alessandra Nardini che aggiunge: “In Toscana stiamo lavorando per connettere più strettamente i percettori del reddito di cittadinanza considerati ‘occupabili’ alle politiche attive del lavoro, ad esempio grazie alle misure previste dal nuovo Patto per il Lavoro concertato con le parti sociali e al programma regionale di attuazione di Gol, Garanzia occupabilità lavoratori, perno dell'azione di riforma delle politiche attive del lavoro previste nel Pnrr”.
“Dietro a una sigla abbastanza sconosciuta, Puc, esiste un modello di impegno, di servizio, di buone pratiche – ha spiegato Simone Gheri, direttore di Anci Toscana - che vede i Comuni toscani in prima linea per organizzare progetti utili alla collettività. E non progetti qualsiasi, ma percorsi che coinvolgono le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza. Gli esempi sono tanti e la Toscana da questo punto di vista è un modello. Al di là delle polemiche, questa è una strada da seguire e condividere, e la Fiera virtuale ha proprio questo obiettivo. Sono certo che sarà un successo anche questa seconda edizione, anche grazie alla solida collaborazione con la Regione e al contributo di altre esperienze a livello nazionale”.