Tavolo per la salute Pubblica: 'Pochi miglioramenti per il diritto alla salute'

Massa Marittima: "Ancora una volta - scrivono Paolo Mazzocco, Luciano Fedeli, Marco Mazzinghi, Daniele Brogi per il Tavolo per la salute Pubblica - l’ospedale di Massa Marittima darà in prestito gli specialisti della pneumologia a Grosseto.Si fanno sempre più consistenti le voci di un loro imminente trasferimento che comporterà una riduzione delle specifiche attività specialistiche con ricadute negative per l’intera area medica.

Questo il giudizio dei rappresentanti del Tavolo della Salute che rimarcano e si chiedono come sia possibile che dopo mesi non si sia provveduto a rafforzare l’organico medico e infermieristico e a predisporre quelle misure necessarie per far fronte alla seconda annunciata ondata di covid.
Ancora una volta chi pagherà saranno gli operatori sanitari chiamati a turni massacranti e i cittadini affetti da altre patologie no covid che vedranno allungare i tempi di attesa per quelle patologie ritenute minori le quali rischiano di peggiorare e vedere accelerare i decorsi.

Per i rappresentanti del Tavolo della Salute sarebbe stato opportuno rafforzare l’esercito dei sanitari non con assunzioni a tempo determinato o a incarico ma con personale stabile. Così sarebbe stato fondamentale rafforzare i presidi minori con chirurghi, anestesisti, cardiologi e letti di sub intensiva per far fronte a tutte le altre patologie no covid.

Infine doveva diventare prioritario anche il potenziamento dei servizi territoriali con maggiori unità speciali e attivando, perché lo si poteva fare, le Case della Salute previste dal 2014 a Massa, Follonica e Gavorrano, coinvolgendo e rafforzando i medici di famiglia e i pediatri per preparare quel fronte in grado di contenere i ricoveri e implementare le cure domiciliari.

Purtroppo in questi mesi ai tanti annunci e promesse poco si è visto e, come nella precedente ondata se le voci saranno confermate, il servizio di pneumologia e l’area medica nel suo complesso, vedranno mancare riferimenti e servizi.

Evidentemente non è servito a nulla quanto passato nel primo semestre e non si è ancora capito che la salute è la prima garanzia di tenuta di tutto il sistema socio – economico di un territorio".