Tavolo della Salute, Massa Comune e PCI manifestano a Firenze per la salute

Massa Marittima: "Non molliamo anzi, rilanciamo. Insieme agli amici di Volterra - si legge nella nota a firma di Paolo Mazzocco per Tavolo della Salute, Fiorenzo Borelli per Lista Civica Massa Comune, Luciano Fedeli e Daniele Gasperi per il PCI - andremo a Firenze e ci incateneremo vicino al Palazzo sede del Consiglio Regionale, mercoledì 12 maggio dalle ore 09.00 alle ore 18.00.

Saremo lì insieme agli amici di Volterra il cui ospedale è stato da poco depotenziato con tante promesse non mantenute.
Saremo presenti con un nostro striscione, che attaccheremo alle inferriate di via Cavour e che spiega in sintesi il perché siamo lì, nella sua semplicità e chiarezza: “OSPEDALE MASSA MARITTIMA BASTA TAGLI A PERSONALE E SERVIZI!”.

Lo abbiamo ripetuto mille volte già prima della pandemia le nostre richieste sono fondamentali e imprescindibili per un vero potenziamento del nostro ospedale e per il rafforzamento dei servizi territoriali.

Le mezze proposte, gli annunci, i falsi investimenti, spesso nascondono veri e propri depotenziamenti come il dimensionamento della pneumologia, la riduzione di radiologici, anestesisti, cardiologi o il non reintegro dei chirurghi che mettono a serio rischio le attività del presidio.

Dalla parte del territorio invece rimarchiamo l'assenza ad oggi delle Case della Salute, la riduzione dei pediatri e dei medici di famiglia, la totale assenza di sostegno e indirizzi per le residenze con l'auspicio di trovare aperture nella politica e creare le condizioni per compattare il territorio che respinge queste logiche che danneggiano cittadini, economia e sviluppo delle nostre comunità.

Dobbiamo essere presenti davanti alla Regione dove vengono prese le decisioni e cercare di invertire questa tendenza a impoverire i nostri territori di servizi primari come quello sul diritto alla salute.

Siamo sempre in tempo di pandemia e quindi non sono ammessi raggruppamenti o affollamenti vari. I nomi degli “incatenati” sono già stati trasmessi ai competenti organi e nessun altro si potrà “incatenare” ma se qualcuno si volesse affiancare a noi rispettando le regole del distanziamento anche se solo per pochi minuti è ben accetto.

Questa è una battaglia di civiltà e ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte".