Spighe verdi ai comuni rurali. La Maremma regina con le province di Grosseto e Livorno

Grosseto: La regina delle Spighe Verdi è la Maremma. Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci e Bibbona, per le province di Grosseto e Livorno, hanno visto assegnato il vessillo della FEE Italia come comuni rurali 2020. A comunicarlo direttamente la Foundation for Environmental Education  e Confagricoltura Grosseto e Livorno.

L’attribuzione, stante il periodo di Covid, è stata compiuta in video conferenza con i sindaci vincitori. Sono appena 46 i comuni rurali che in Italia si possono fregiare delle Spighe Verdi 2020, con Marche e Toscana che l’hanno fatta da padrona con sei vessilli ciascuna, quattro dei quali in Maremma. L’iter procedurale che ha guidato la valutazione delle candidature  di questa quarta edizione da parte di una apposita e selezionata Commissione, è stato molto complesso.

“Con “Spighe Verdi" - spiegano da Confagricoltura Grosseto e Livorno - si vuole accompagnare i Comuni rurali a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Siamo convinti che questo progetto, per come è strutturato, sia un fenomenale strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. E’ chiaro che al programma, per poter raggiungere il massimo risultato, sono necessari due elementi di fondo: la volontà dell’Amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, soprattuto agricole, alla sua realizzazione.” Infatti, per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema “Spighe Verdi”, FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.  Tra gli altri, come indicatori agricoli sono stati assunti; l’educazione allo sviluppo sostenibile, il corretto uso del suolo,  la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura,  la qualità dell’offerta turistica, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione. 

“L’agricoltura e “Spighe Verdi - continuano Confagricoltura Grosseto e Livorno - ha un ruolo prioritario poiché è qui che si vuole avvenga la vera rivoluzione culturale. Questi riconoscimenti per quattro realtà delle nostre province, contribuiscono a rafforzare l’immagine e​ la visibilità dell’agricoltura. Nella ripartenza dei piccoli comuni rurali assumono un ruolo centrale le attività agricole, e le “Spighe Verdi”hanno il compito di certificare il valore del lavoro delle imprese che vi operano. Imprese innovative e attente alla sostenibilità, che curano e presidiano il territorio. Grazie a loro - concludono - è stato gestito correttamente l’ambiente, conservando e valorizzando i nostri territori, che oggi sono una formidabile attrazione turistica, culturale ed enogastronomica”.