'Si fermi la guerra in Ucraina e inizi un percorso di pace'

Gavorrano: Il gruppo consiliare Movimento Gavorrano Bene Comune preoccupato dalla situazione che si è venuta a creare in Ucraina negli ultimi giorni esprime una ferma condanna all’aggressione dell’Ucraina e a tutte le guerre ovunque si combattano nel mondo.«Il nostro gruppo - si legge nella nota - condanna con fermezza l’aggressione militare della Federazione Russa contro l’Ucraina e chiede di fermare le ostilità e di avviare un percorso di pace attraverso la diplomazia e il negoziato.

Consapevoli che la guerra, qualsiasi guerra, con il suo impatto devastante ha da sempre prodotto  solo morte, devastazione e povertà che ricadono sui popoli coinvolti nei conflitti armati e in particolare sulle persone più deboli, gli anziani, i bambini, gli ammalati, i poveri.
Le popolazioni civili inermi e indifese sono coloro che subiscono le maggiori sofferenze non solo nell’immediato durante gli attacchi ma purtroppo protratte nel tempo.

In questo momento con il mondo ancora sofferente per la lunga e complessa crisi pandemica una guerra nel cuore dell’Europa può generare solo ulteriori danni che vanno a discapito dell’intera Comunità.
Siamo vicini al popolo Ucraino colpito dagli attacchi militari e al popolo Russo che pacificamente protesta contro le scelte del proprio Governo.

Ci uniamo al grande Movimento della Pace che in queste ore si sta attivando in tutta Italia e non solo per protestare contro l’aggressione all’Ucraina e a qualsiasi guerra generata dagli interessi di pochi contro i molti e sosteniamo senza ambiguità la causa della pace.
Al contempo in questa nostra visione di pace affermiamo di essere contrari  a qualsiasi guerra ovunque si combatta perché siamo consapevoli che la pace difficilmente si raggiunge  con le armi e se ciò avviene è con grande sacrificio di vite umane.
Considerato quanto sopra  e in base ai dettami della nostra Carta Costituzionale  “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Chiediamo al Governo  italiano di rispettare questo inviolabile obbligo costituzionale e che siano avviati tutti gli atti necessari per giungere al raffreddamento  delle tensioni con quegli strumenti che sono propri di ogni democrazia: la diplomazia e il negoziato.
Il nostro Paese ha il dovere di perseguire la via diplomatica e di rigettare qualsiasi ipotesi di coinvolgimento nel conflitto ucraino attivando un percorso di pace che sia duratura per tutti i popoli».