Sanità, Uil: Disagio tra personale Medico e Sanitario Ospedale S. Andrea

Massa Marittima: “Grave situazione di forte disagio del Personale Medico e Sanitario dell’Ospedale S. Andrea di Massa Marittima, con particolare riguardo alle Aree della Radiologia e del Pronto Soccorso”, denuncia il Segretario Generale Uil-Fpl, Sergio Sacchetti.

“Nella fattispecie, - prosegue Sacchetti - il personale sanitario della Radiologia, si trova in una situazione cronica di carenza di personale medico e tecnico radiologico, che, da quanto ci risulta, va a “coprire” anche le carenze del centro Polifunzionale di Follonica. Con l’arrivo della stagione estiva, in prossimità del “picco”, previsto per agosto, registriamo purtroppo che anche nel nosocomio Massetano, che raccoglie un bacino di utenti immenso, caratterizzato dalla “piana” Follonichese e Scarlinese, per non parlare di tutto il comprensorio Collinare, non sono state prese dall’Azienda Sanitaria Toscana Sud Est (almeno da quello che vediamo al momento), le sufficienti misure per affrontare l’aumento dell’utenza che si rivolge al Sistema Sanitario delle Colline Metallifere, rappresentata “in primis” dall’Ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima e dal Centro Medico Polifunzionale di Follonica”.

“Si richiede pertanto, - precisa Sacchetti - un potenziamento “hic et nunc” delle unità lavorative mediche e professionali, sia nella Radiologia, sia nel Pronto Soccorso che delle altre Aree (Chirurgica, Medica, ecc) del Presidio Ospedaliero S. Andrea. Il tutto allo scopo di evitare il collasso del sistema e per tutelare il personale MedicoTecnico-Infermieristico ed Ausiliario, onde permettergli di lavorare in sicurezza e serenità, garantendo i corretti e dovuti riposi e le ferie estive che dovrebbero rappresentare un diritto inalienabile del lavoratore. Tutto ciò a vantaggio dell’utenza, dato che il personale sanitario summenzionato, assai stressato, per non dire in “burn out”, con detta situazione di disagio è molto più soggetto al pericolo del verificarsi di eventi di “rischio clinico”, conclude Sergio Sacchetti.