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Salute digitale, «Noi Teleassistiamo»: professionisti sanitari sempre più connessi
A Grosseto la consegna di 50 tablet agli infermieri di famiglia e comunità
Grosseto: Si chiama «Salute digitale e infermieristica di famiglia e comunità» ed è l’avvio di una progettualità organizzata dall’Azienda Usl Toscana sud est a Grosseto. L’iniziativa è stata presentata questo lunedì 11 novembre a Grosseto, come occasione di dialogo fra i professionisti di settore, durante la quale è avvenuta la consegna di 50 tablet agli infermieri di famiglia e comunità.
L’obiettivo è quello di aumentare la presa in cura delle persone over 65 anni al 12%; accrescere le prese in cura proattive e multidisciplinari e facilitare i «follow up» con gli specialisti clinici, attraverso collegamenti direttamente da casa, tramite supporto dell’infermiere. Una soluzione che permette di ridurre la distanza fra l’assistito e i diversi professionisti.
«Questi tablet saranno destinati a infermieri di famiglia e comunità che operano in territori perifici e ultra periferici per evitare il ricorso ai trasporti secondari, in particolare per le persone con fragilità - dichiara Vianella Agostinelli, direttrice del Dipartimento infermieristico e ostetrico dell'Azienda Usl Toscana sud est - Grazie a questi dispositivi sarà possibile sviluppare una presa in cura in favore della cittadinanza, anche attraverso la tecnologia della teleassistenza. Si tratta di un processo fondamentale per tutta la sfera della cosiddetta «digital home care», ovvero quell’insieme di attività svolte quotidianamente dalla rete di infermieri di famiglia e comunità».
«Abbiamo patrocinato questo evento insieme alla Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche con molto piacere - dichiara Nicola Draoli, presidente di Opi Grosseto - Siamo contenti che si svolga a Grosseto perché è un momento di approfondimento e discussione ma anche un momento di grande operatività vista la consegna dei primi tablet che serviranno anche per la teleassistenza. Un ulteriore passo avanti, dunque, in quelle che anche secondo l'Ordine sono le due direttive che il nostro Sistema sanitario regionale e la nostra Azienda devono continuare a perseguire: ovvero la valorizzazione dell’infermieristica di famiglia e di comunità, in generale l’infermieristica territoriale, e gli strumenti tecnologici oggi a disposizione per poter non solo garantire una prossimità fisica ma anche di contatto che vada quindi in qualche modo ad accorciare le distanze. Due assetti, dunque, molto importanti per noi».
Ai saluti istituzionali sono intervenuti il direttore generale Antonio D’Urso e la direttrice amministrativa Antonella Valeri. Durante l’incontro si è parlato di infermieri e sanità digitale con Pietro Giurdanella, consigliere nazionale Fnopi; di sanità digitale e innovazione con Andrea Belardinelli, responsabile di settore per la Regione Toscana; di normativa e opportunità della teleassistenza con Luigi Spanu della Uoc Programmazione strategica e operativa dell’Asl Tse; di nuove linee di sviluppo con Alessio d'Aniello, project manager; della piattaforma Kairos con Antonio Redaelli, capoprogetto MyCare e quindi di teleconsulto con Anna Paola Pecci, Responsabile Unità Funzionale Cure Palliative, con Cinzia Capelli, infermiera specialista Cure palliative e con Cristina Visintin, infermiera di Famiglia e comunità.