Ripartiti in sicurezza i centri diurni della Società della Salute fiorentina nord ovest

Rivalutata la capienza massima per struttura, termo scanner e dispositivi di protezione per gli operatori. Sanquerin: “Un grande lavoro di squadra”.Firenze: Hanno riaperto lunedì cinque dei sette centri diurni socio sanitari per disabili adulti del territorio della zona fiorentina nord ovest, sei dei quali a gestione diretta della Società della Salute. Due hanno riaperto le porte ieri dopo la chiusura del 16 marzo scorso.

Si tratta dei centri semiresidenziali La Palma e Istrice, entrambi a Scandicci, mentre sono ripartiti lunedì i centri di Camporella e il Gabbiano a Sesto Fiorentino, Il Mosaico a Campi Bisenzio, Il Pendolino a Calenzano e il centro privato convenzionato Il Faro a Scandicci.

Per le famiglie una ripresa molto attesa non solo per l’alleggerimento che l’accoglienza in orario diurno rappresenta per i familiari ma anche per gli utenti stessi che hanno la possibilità di socializzare e di beneficiare di progetti personalizzati. Con l’attività a distanza gli operatori della Società della Salute fiorentina nord ovest si sono comunque adoperati anche durante il periodo di lockdown perché il patrimonio prezioso di relazioni non si interrompesse e nessuno si sentisse solo a casa.

“Un traguardo importante essere riusciti a far ripartire questo servizio – dichiara il presidente della Società della Salute zona fiorentina nord ovest, Camilla Sanquerin - Sappiamo quale sia stato l’impatto della chiusura sulle famiglie dei disabili in questo periodo. La riapertura è stata possibile grazie a un grande lavoro di squadra con i gestori, con i Servizi sociali e con quanti hanno fatto in modo che si potesse ripartire in sicurezza, pensando anche alle esigenze di socializzazione di chi frequenta questi centri”.

Il servizio ora è ripreso in totale sicurezza sia per gli utenti che per gli operatori secondo il percorso definito dalla Regione in un apposito protocollo operativo sulla gestione in sicurezza approvato con la delibera n. 571/2020. In questi mesi insieme ai soggetti gestori delle strutture semiresidenziali, la Società della Salute fiorentina nord ovest ha presentato progetti sulla rimodulazione del servizio che sono stati sottoposti alla valutazione regionale ed hanno ottenuto il parere favorevole.

Grazie anche alla collaborazione con il Servizio Sociale Professionale, è stato quindi rivalutato il numero massimo di posti disponibili nelle strutture semiresidenziali. Dai 27 posti disponibili, per esempio nel centro diurno Camporella a Sesto Fiorentino, si è passati ad una capienza massima tra i 12 e i 14 posti. La rimodulazione dei posti è avvenuta attraverso turnazioni che hanno dovuto tenere conto non sono delle regole sul distanziamento sociale, ma anche delle richieste delle singole famiglie. E’ stata prevista la misurazione della temperatura corporea sia al momento del servizio di trasporto, che in ingresso alla struttura. All’interno dei centri sono state individuate aree per l’isolamento delle persone che dovessero manifestare sintomi sospetti. Per le persone con disabilità per le quali sia possibile, è stata resa obbligatoria l’adozione della mascherina. Diversamente il personale è stato dotato di mascherine FFP2 e dei dispositivi necessari a garantire una protezione adeguata.

Tutti gli operatori e tutte le persone con disabilità che hanno ripreso la frequenza dei centri sono stati sottoposti a test sierologico, una previsione che per gli ospiti delle strutture è stata adesso resa facoltativa (e sostituita da un’autocertificazione di assenza di sintomi) dalla modifica del Protocollo regionale di riapertura dei centri apportata con la delibera regionale n. 745/2020.

E’ ripartito lunedì anche il centro laboratoriale per minori disabili, Felicittà di Sesto Fiorentino.

Per la ripartenza in sicurezza dei centri diurni per persone con disabilità, il contributo economico complessivo stanziato dalla Regione è di 3 milioni di euro. Per la zona fiorentina nord ovest le risorse disponibili sono 168.355 euro.

Rimangono ancora chiusi invece i centri per anziani e quelli per minori. Per i primi si è in attesa di un protocollo operativo regionale analogo a quello approvato per i centri diurni per le persone con disabilità. Per i centri diurni per minori va detto che è stato già presentato il progetto per la riapertura del centro Macramè a Campi Bisenzio, mentre per il centro diurno Di Liegro gestito dalla Caritas a Sesto Fiorentino è in progettazione l’attivazione di servizi compensativi in altri spazi gestiti dalla stessa Caritas.