Rinnovo consigli di frazione: a Massa Marittima vince l'assenteismo

Elezioni per il rinnovo dei consigli di frazione nel comune di Massa Marittima, un risultato è stato certamente raggiunto: non si sono creati assembramenti alle assemblee pubbliche e neppure durante le operazioni di voto nelle 4 realtà comunali chiamate al rinnovo di questi importanti organismi. Massa Marittima: Questo è il giudizio della segreteria del PCI delle Colline Metallifere nel prendere atto della composizione del quadro dei consigli di frazione con gli eletti dai cittadini nelle tornate che, dopo le assemblee, hanno chiamato al voto i residenti di Valpiana, Prata, Niccioleta e Tatti.

Secondo l’assessore al decentramento, Ivan Terrosi che senz'altro va elogiato per il suo impegno e la sua dedizione, è stato un successo e si dichiara soddisfatto della partecipazione alle assemblee e al voto ma c'è chi non la pensa così.

Daniele Gasperi, segretario del PCI delle Colline Metallifere, ritiene che non c’è da essere soddisfatti né della partecipazione alle assemblee pubbliche né tantomeno dell’affluenza dei votanti chiamati alle urne che nel suo complesso è stata bassa.

I numeri parlano da soli su 1.788 elettori residenti nella 4 frazioni di Massa Marittima solo in 194 si sono recati alle urne per scegliere con il voto i rappresentanti, ovvero il 10,85% degli aventi diritto. Non si può dire che questo sia un successo.

Nello specifico poi nelle due frazioni dove c'erano più votanti, Valpiana e Prata, vi è stato una vera e propria debacle. Nelle due frazioni votava infatti il 75% degli aventi diritto delle quattro frazioni e su 1.334 votanti solo in 114 si sono recati alle urne, ossia l’8,55%. In dettaglio a Valpiana su 891 votanti, in 85 si sono recati alle urne ossia il 9,5% mentre a Prata c’è stata l’affluenza più bassa dove su 443 iscritti solo in 20 hanno votato, ovvero il 6,5%.

Probabilmente l'esito di Valpiana e Prata ha fatto correre ai ripari l'amministrazione che ha cercato di sensibilizzare alla partecipazione al voto i residenti di Niccioleta e Tatti ma il risultato è stato deludente.

Nelle due frazioni 80 sono stati i votanti su 454 aventi diritto con una percentuale del 18%. Nello specifico a Tatti su 229 votanti in 39 si è recato alle urne il 17%. A Niccioleta, dove risiede l’assessore al decentramento, su 225 votanti, in 41 si sono espressi per i rappresenti, il 18%.

Questo dimostra la sfiducia che vi è nelle istituzioni sulla quale si può intervenire solo con azioni concrete con iniziative vere di coinvolgimento diretto dei residenti. Certamente sono importanti le azioni di volontariato come ad esempio quelle della raccolta dei rifiuti o delle piccole manutenzioni eseguite dai residenti ma si dovrebbe lavorare su progetti di rilancio e di intervento molto più concreti per superare quella sensazione di degrado e abbandono che diventa poi sfiducia dei cittadini e su questo molta strada c’è ancora da fare.