Riforma delle concessioni: “I balneari italiani impegnati a evitare un errore storico”

Incontro con il presidente nazionale del Sindacato italiano balneari Antonio Capacchione Lunedì 7 ottobre a Grosseto. Appuntamento aperto a tutti alle ore 16 nella sede Confcommercio di via Tevere 17

Grosseto: “Il turismo italiano è fondamentalmente balneare. Siamo impegnati ad evitare un errore storico: distruggere ciò che si è costruito in due secoli di storia”. Con queste parole il presidente nazionale del Sib Confcommercio, Antonio Capacchione, sintetizza l’attuale momento di confronto sindacale aperto con il Parlamento italiano per modificare molti aspetti del recente Decreto legge di riordino del sistema delle concessioni balneari.

Il presidente nazionale del Sib-Confcommercio lunedì 7 ottobre alle 16 sarà a Grosseto, nella sede di via Tevere 17 di Confcommercio, per prendere parte personalmente alla riunione degli imprenditori balneari della Maremma. Si tratta di una assemblea che è stata promossa dal Sib-Confcommercio ma che è aperta a tutti i concessionari balneari della provincia, anche se non iscritti al sindacato o alla Confcommercio.

Insieme al presidente Capacchione parteciperanno anche: Alberto Nencetti, presidente regionale Sib-Toscana; Daniele Avvento, vice presidente regionale Sib-Toscana e presidente provinciale Sib-Grosseto; avvocato Stefania Frandi, consulente legale Sib-Confcommercio. Modera l’incontro Gianni Picchi, vice direttore di Confcommercio Toscana.

“Le nostre spiagge costituiscono il luogo preferito per le vacanze – ha detto Antonio Capacchione, intervenendo alla 45ma Giornata mondiale del turismo - Il mare, infatti, anche quest’anno è stato scelto da oltre 36 milioni di turisti italiani e stranieri per la molteplicità dei servizi, l’alta professionalità ed una accoglienza che non ha eguali. Il balneare costituisce il segmento più importante del turismo italiano. Anche quest’anno la "vacanza" è stata sinonimo di "vacanza al mare". Bisogna evitare un errore storico che sarebbe tragico per il nostro Paese: distruggere, con una legge sbagliata, migliaia di aziende prevalentemente a conduzione familiare e con esse due secoli di storia gloriosa del nostro turismo”.

“Perchè – ha aggiunto Capacchione - anche quest’anno i 30mila imprenditori balneari ed i propri dipendenti hanno lavorato con incertezza ed angoscia a causa delle gravi problematiche che attanagliano il settore. Senza futuro non c’è lavoro e senza lavoro non c’è dignità. Le nuove disposizioni sulle concessioni demaniali contenute nel Decreto-legge n. 131/2024 sono sbagliate, ingiuste ed estremamente dannose per il nostro Paese. E’ assolutamente necessaria, quindi, una riforma per questo comparto cruciale per l’Italia in quanto, da anni, contribuisce in maniera determinante all’occupazione e, soprattutto, all’economia. Bisogna intervenire subito per riscrivere la norma che tuteli correttamente i diritti degli attuali concessionari e un modello di balneazione che il mondo ci invidia”.

“Questo provvedimento legislativo – ha concluso il presidente del Sib - non applica correttamente la Direttiva Bolkestein, così come interpretata dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Serve, non una norma ‘tampone’, ma una legge di riordino organico del settore”.