Rifiuti: Meini, sul piano incertezza e procrastinazione

L’assessore all’Ambiente Monia Monni risponde all’interrogazione di Elena Meini (gruppo misto-Toscana Domani): “Valutare ogni proposta impiantistica, favorendo la massima partecipazione degli attori locali”

Firenze: “Per sapere dove sono previste le altre ipotesi basta leggere l’elenco delle manifestazioni di interesse alla realizzazione di impianti di riciclo e recupero che hanno partecipato all’avviso regionale”. L’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni risponde in Aula all’interrogazione della consigliera Elena Meini (gruppo misto-Toscana Domani). “Dopo la scadenza dei termini dell’avviso il gruppo tecnico è stato chiamato a verificare la coerenza di queste manifestazioni”, “ha svolto un esame”, “ha verificato i progetti ammissibili” e “gli esiti dell’avviso pubblico confluiranno nel piano regionale”. “In sostanza – chiarisce Monni - si tratta di ipotesi progettuali coerenti con gli obiettivi regionali e pertanto valutabili all’interno di un processo autorizzativo” e aggiunge “presso gli uffici regionali non è stata depositata nessuna istanza di autorizzazione per l’impianto di Empoli, è solo una proposta fatta all’interno di un avviso pubblico”.

“Quanto alla competenza regionale sull’impiantistica – ricordo – sono oggetto della pianificazione regionale e di un’eventuale localizzazione gli impianti di chiusura del ciclo e quindi le discariche o gli inceneritori senza recupero energetico”. Monni ha concluso rispondendo sul modus operandi della regione: “Il nostro intento è quello di aprire un dialogo con i gestori, assicurare la massimizzazione del riciclo di materia e la riduzione del conferimento in discarica secondo una governance che assicuri una messa a sistema di questi impianti con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di trattamento della Toscana nell’articolazione dei propri Ato e valutare ogni proposta impiantistica, favorendo la massima partecipazione con gli attori locali, sostenere la necessità che ha la Toscana di emanciparsi dalla discariche e realizzare un’economia circolare secondo il principio ‘zero rifiuti mille impianti’”.

“Non posso nascondere la preoccupazione di come si sia affrontando la questione dei rifiuti – ha detto Elisa Tozzi (Gruppo misto) – di incertezza e di procrastinazione. La situazione rischia di esplodere anche per i costi sui rifiuti”. ”Siamo voluti partire dal rigassificatore di Terrafino ad Empoli però è una situazione che rischia di ripetersi in tutta la Toscana. La Giunta ha detto no ai termovalorizzatori nella speranza che questo avrebbe fermato le proteste sui territori quando si tratta di localizzare gli impianti”. “La definizione del nuovo piano di gestione dei rifiuti regionale ha un ritmo lento e si rischia di non arrivare alla fine entro la legislatura”.

“La maggior parte dei nostri problemi deriva dalla mancata realizzazione di Case Passerini” – conclude Meini. “Non vorremmo arrivare al blocco di qualsiasi tipo di pianificazione e progetto”. “La sensazione è che i territori subiscano senza avere la minima concertazione” e che di conseguenza “le parti non si trovino con il blocco che ha portato alla mancanza di impianti adeguati soprattutto nella Toscana centro”.