Rette degli asili privati, nessun equivoco: le famiglie non paghino

Confconsumatori commenta i provvedimenti annunciati dal Comune di Grosseto.

Grosseto: In merito alle notizie diffuse oggi – mercoledì 1 aprile – da parte del Comune di Grosseto, nonché in risposta alle ripetute richieste dei genitori in difficoltà economica, Confconsumatori ribadisce che ai sensi dell’articolo 1463 e seguenti del Codice civile non vanno corrisposte le rette alle scuole private, visto che la loro prestazione è divenuta non eseguibile per forza maggiore.

«Invitiamo l'amministrazione comunale – fanno sapere dall'associazione – a chiarire che, al pari delle rette comunali, anche le rette dei privati non vanno corrisposte fino a quando non sarà ripresa la normale attività, così da evitare ogni rischio di inutile contenzioso.

Per la verità anche chi ha versato e non usufruito del servizio nel mese di marzo avrebbe diritto al rimborso, ma al momento, per senso di responsabilità, invitiamo le famiglie che possono permetterselo a non chiedere una restituzione per non aggravare la situazione delle scuole, riservandosi in seguito di trovare soluzioni concordate di volta per il recupero della mensilità».

Oltre alle ragioni giuridiche, Confconsumatori pone un'altra questione: «Le famiglie hanno le casse vuote e non si possono permettere di finanziarie chicchessia per servizi non goduti, dovendo impiegare risorse e risparmi per l’acquisto dei beni e servizi di prima necessità. Dunque ben venga l’intervento del Comune per sostenere le attività delle scuole private che dal mese di marzo sono ferme e prive di risorse finanziarie: non parliamo, però, di far pagare e poi rimborsare chissà quando le famiglie.

Intanto tutte le associazioni dei consumatori della Toscana, lunedì scorso, nel corso di una riunione informale del Comitato regionale consumatori e utenti, hanno chiesto alla Regione di intervenire per sostenere le scuole, ribadendo che non possono essere finanziate dalle famiglie che hanno diritto a non pagare ciò che non è dovuto. Confconsumatori – concludono – si adopererà responsabilmente per la tutela dei diritti e degli interessi economici dei cittadini e degli utenti, pur non precludendo un ampio, costruttivo e rispettoso dialogo con le scuole private, piccole aziende purtroppo in grave difficoltà come tante altre».