Remaschi, sui congressi provinciali di Azione in Toscana

“Congresso occasione unica di dialogo e confronto, un passaggio democratico fondamentale per “diventare grandi” insieme” Grosseto: A poco più due anni dalla nascita di Azione – il partito fondato da Carlo Calenda e Matteo Richetti – questo fine settimana e per l’esattezza domani sabato 15 Gennaio, in tutte le province della Toscana, si terranno i congressi provinciali, primo passo per il completo consolidamento delle strutture nazionali di Azione.

“Abbiamo iniziato un processo di discussione e confronto importante, segno evidente del grande lavoro svolto, utile per strutturare e organizzare meglio Azione che oggi già conta a livello nazionale quasi 1.000 amministratori locali, oltre 20 sindaci e circa 25 mila iscritti che parteciperanno a questa sessione congressuale a livello nazionale di cui quasi 2.000 nella nostra regione.” – dice Remaschi.

Questo sarà un appuntamento importante per radicare e strutturare ulteriormente il partito anche in Toscana. 

“Azione continuerà sulla strada del riformismo per diventare sempre più un partito capace di sviluppare la sua chiara visione politica, insieme alla concretezza dei suoi progetti e delle sue proposte. Il primo congresso sarà per questo un passaggio fondamentale” – continua Marco Remaschi coordinatore pro tempore di Azione in Toscana. 

Domani dunque, Sabato 15 Gennaio si terrà il primo appuntamento congressuale a livello di ciascuna provincia a cui seguiranno quelli regionali, per arrivare poi fino all’elezione della segreteria nazionale. Proprio attraverso questi passaggi, potranno essere “gettate” le vere basi per la costruzione del partito, che ha proprio nella sua idea “fondativa” i concetti di dialogo, confronto e partecipazione.

I Congressi si terranno quasi tutti in presenza, nel rispetto delle regole Covid e anche online per consentire proprio la più ampia partecipazione.

“Tanti gli ospiti e gli interventi istituzionali previsti, segretari di altri partiti, membri delle amministrazioni, ma soprattutto la “nostra gente”, che avrà l’occasione di esprimere le proprie idee e portare il proprio contributo.” – conclude Remaschi