Regione, Alluvione '66. Mazzeo: 'Investire in opere strategiche è investire sul nostro futuro'

Il presidente del Consiglio regionale nel giorno del 54esimo anniversario ricorda l’importanza della prevenzione: “I lavori fatti in provincia di Pisa ne sono un esempio evidente. Sull’Arno e i suoi affluenti l’attenzione deve restare massima. Ci sono progetti già finanziati per oltre 500milioni cui potremmo aggiungerne altrettanti grazie al Recovery Fund”.

Firenze: “Il 4 novembre è una data che tocca il cuore di tutti i toscani. Allo straripamento dell’Arno, le vittime e il dramma che ne seguì, si aggiungono la piena di altri affluenti, e penso all’Ombrone, che hanno devastato la nostra regione e che ci hanno consegnato un’eredità pesante: difendere il nostro territorio. A quanto già fatto nel corso degli anni e nell’ultima legislatura, occorre sommare altre importanti iniziative su dissesto idrogeologico e salvaguardia della Toscana tutta. Sono convinto che investire su queste opere sia investire sul nostro futuro”.

Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, celebra il 54esimo dell’alluvione che nella notte tra il 3 e il 4 novembre del 1966 investì Firenze e tutta la Toscana provocando la morte di 35 persone. L’attenzione di Mazzeo alle opere strategiche di messa in sicurezza del territorio è frutto anche della consapevolezza di quanto è stato fatto in questi 54 anni: “Stiamo vivendo un’epoca di profondi cambiamenti climatici e non è un caso se la Toscana, negli ultimi dieci anni, ha investito 100milioni di euro l'anno su questo tema”.

Proprio grazie a questi investimenti, e citando lo Scolmatore o il Lago di Roffia, il presidente ricorda: “Qualche mese fa abbiamo scongiurato il rischio di una nuova alluvione a Pisa ed altre città di quella provincia”. “L’impegno è fare ancora di più anche grazie a cantieri, progetti in corso e già finanziati per un totale di oltre 500milioni cui potremo aggiungerne altri 534 da finanziare con il Recovery Fund relativi a interventi già proposti al Ministero e da realizzare entro il 2026”, conclude Mazzeo.