Raccontare la biodiversità: Di Malerbe, tritoni, lucciole e altre storie

Il naturalista e fotografo Giacomo Radi celebra la bellezza e la varietà delle forme naturali in diciannove racconti e duecentocinquanta foto. Il libro verrà presentato sabato 16 settembre alle 21 alla sala Tirreno

Follonica: Una biografia ecologica intrisa di quell’amore per la vita che Edward Osborn Wilson definì biofilia: «l’innata tendenza a concentrare la nostra attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda e, in alcune circostanze, ad affiliarvisi emotivamente». È questo e molto altro il libro del naturalista e fotografo Giacomo Radi, "Di Malerbe, tritoni, lucciole e altre storie - Sui sentieri della biodiversità" che verrà presentato sabato prossimo, 16 settembre, alle 21 nella sala Tirreno di via Bicocchi 53/A a Follonica.

Un libro che per Radi somiglia a «uno specchio di riconoscimento per gli amanti della natura, che fin da bambini hanno trascorso gran parte del loro tempo immersi in una contemplazione appassionata delle forme di vita che popolano il nostro pianeta». Ma è anche un’opera capace di coinvolgere i non addetti ai lavori: tra le pagine che scorrono rapide – 192 pagine e 250 fotografie – le parole scritte dal naturalista e le foto da lui scattate, si controbilanciano perfettamente, regalandosi vicendevolmente luce e profondità. Il tutto, prosegue Radi, «è rivolto alla conoscenza di quella che molti nominano, pur senza conoscerne il significato profondo: la biodiversità». "Di malerbe, tritoni, lucciole e altre storie" è, insomma, un libro per tutti.

I diciannove racconti e le duecentocinquanta foto da cui è composto, volti a celebrare la primavera e l’estate, sono preceduti da due prefazioni di gran rilievo: una dell’etologo e professore ordinario dell’Università di Parma, Donato Grasso, l’altra del direttore del museo di Storia Naturale della Maremma, lo zoologo Andrea Sforzi. Dalle piante messicole ormai rare come il fiordaliso alle verdi foreste mediterranee dove s’intrecciano le vite della ghiandaia, del biacco e del cinghiale, fino allo spettacolo evolutivo delle orchidee spontanee e il fragile deserto della duna costiera, il lettore sarà catapultato nelle meraviglie della natura della terra in cui vive e lavora Radi, la Maremma, ma con lo sguardo rivolto all’intero pianeta terra. Un libro che aiuta ad ancorare all’oggi paesaggi, grandi o minuti, che molti hanno conosciuto e che potrebbero smettere di esistere. Il libro è stato pubblicato dalla casa editrice Quercuslibris edizioni di Libero Middei, specializzata in libri fotografici di natura. L'editore ha dichiarato: «Seguo il lavoro di Giacomo da sempre e sono davvero contento di aver contribuito a concretizzare il suo lavoro fotografico in questo volume. Quando mi ha mandato la prima bozza ho pensato che fosse uno dei libri più biodiversi che io abbia mai visto, e a libro finito non posso che confermare questa impressione».