Predazioni: ‘Altro che contenimento! Ancora assalti in Maremma sterminate 72 pecore nel mancianese’

  Mirella Pastorelli: “Basta demagogia sulla pelle di coloro che ogni giorno portano avanti con dedizione il proprio lavoro” Grosseto: La presidente del Comitato pastori d’Italia non ci sta e dopo la contro risposta della presidente dell’associazione Difesa Attiva, replica nuovamente alla stessa e intanto annuncia l’ennesima strage di pecore, questa volta i capi uccisi da predatori sono 72, avvenuta ieri nel mancianese.

“Vorrei replicare a certe affermazioni, - dice Mirella Pastorelli - agli allevatori è stato tolto un grande diritto, che è quello di lavorare, e se il sommerso esiste, questo è dovuto a leggi distorte sia dal punto di vista burocratico che economico”.

pecore stragi.JPG“Non tutti gli allevatori, - spiega la presidente dei Pastori - hanno la possibilità di sostenere le ingenti spese per lo smaltimento delle carcasse, e per questo motivo molti rinunciano anche agli indennizzi. Quindi, dinanzi a questa tragedia, la regione Toscana paghi il danno per il suo reale valore e si accolli lo smaltimento delle carcasse, in modo da spendere i soldi per una giusta causa. E’ l’ora di finirla nel continuare a fare sondaggi, monitoraggi e studi sui lupi, il tutto a costi eccessivi e discapito di un settore che intanto sta scomparendo. E’ solo che con tali interventi, tutti avranno la possibilità di denunciare, e così il sommerso potrà finire e i dati pubblicati quindi saranno più veritieri e reali”.

“Intanto, a proposito di predazioni che qualcheduno afferma in calo, - commenta Mirella Pastorelli – proprio nel pomeriggio di due giorni fa nel mancianese, l’allevatore Carmelo Masala, un sardo arrivato in Maremma da anni, dove ha continuato con grande dedizione la pastorizia, grazie a due lupi che sono piombati sul proprio gregge, ha perso ben 72 pecore. Una strage che poteva contare molti più capi, se Carmelo non fosse intervenuto insieme ad altre persone”.

“Il continuo stillicidio, - prosegue Pastorelli – però non si è fermato a Manciano, ma è continuato anche ieri in pieno giorno a Magliano in Toscana presso l’azienda di Gianluigi Passalacqua, al quale sono state predate quattro pecore”.

“Entrambi gli allevatori nonostante le prevenzioni e i cani da guardiania, - spiega la presidente - non è la prima volta che ricevono queste visite. Carmelo Masala nel corso degli anni ha perso un numero non quantificabile di capi con forti ripercussioni sia sullo stato di salute che sul proprio reddito. Entrambi con dolore annunciano che se le cose dovessero rimane così, dovranno chiudere le proprie aziende”.

“Dopo casi così eclatanti la politica ed in primis la Regione Toscana non può rimanere in silenzio, ma deve avere il coraggio di prendere decisioni volte ad un cambiamento. Le campagne proliferano di predatori, quindi una scelta deve essere fatta: manteniamo i pascoli o i predatori? Sono fiduciosa che l’assessore regionale Stefania Saccardi, visto lo stillicidio si farà promotrice presso il governo affinché sia aggiornata alla situazione attuale la legge 157 in modo da attuare modifiche che vadano incontro alla pastorizia”, conclude Mirella Pastorelli, presidente Comitato pastori d’Italia.