Pre-autorizzazioni per i pagamenti del carburante: segnalazione ad Antitrust

Confconsumatori: «Le operazioni con le carte ricaricabili rimanevano attive per settimane, limitando le operazioni»Grosseto: Negli ultimi giorni Confconsumatori ha ricevuto tante segnalazioni in merito ad anomalie registrate nei pagamenti per i rifornimenti di carburante con carte di pagamento ricaricabili. «I titolari delle carte, dopo aver fatto rifornimento al distributore automatico – spiegano dall'associazione – hanno denunciato di aver visto addebitare sul loro conto la pre-autorizzazione di 100 euro per oltre una settimana. Di norma invece, conclusa l’erogazione di carburante, la pre-autorizzazione dovrebbe terminare entro breve tempo e non durare addirittura settimane, negando di fatto ai consumatori la possibilità di usare le somme di denaro presenti sul conto».

Questa lunga pre-autorizzazione ha fatto sì che talvolta le carte ricaricabili andassero anche virtualmente in rosso – come segnalato, ad esempio, dal caso di un pieno di soli 5 euro per un motorino – impedendo per giorni al titolare di utilizzare il saldo, ovvero i soldi depositati nella carta, per i pagamenti. «In una situazione economica come quella odierna – commenta Marco Festelli, vicepresidente nazionale di Confconsumatori – è irresponsabile e impensabile privare, anche solo di poche decine di euro, le famiglie per diversi giorni. Le pre-autorizzazioni dovrebbero infatti durare, al massimo, alcuni minuti ed essere cancellate dal sistema con l’addebito della spesa effettiva dell’utente».

Una situazione inaccettabile per Confconsumatori. Per questo l'associazione ha chiesto con un esposto l’intervento di Agcm (l'Autorità garante della concorrenza e del mercato) e della Banca d’Italia per verificare la liceità della condotta della società di vendita di carburante nella quale si verificano questi fenomeni di lunghissima pre-autorizzazione – considerando che attualmente la società evidenziata nei vari reclami è sempre la medesima – e la liceità della convenzione con Nexi, società che emette le carte di pagamento interessate. «I consumatori che hanno riscontrato una simile disfunzione o sottrazione temporanea di disponibilità della carta possono descrivere e documentare il loro caso scrivendo a risparmio@confconsumatori.it».