PNRR, Luca Minucci (FDI): “Termine dà i numeri del lotto"

"Nessun taglio ai fondi toscani ma solo sostituzione delle fonti di finanziamento”

Grosseto: “Ormai siamo più che abituati ad assistere al solito terrorismo mediatico da parte del Pd Toscano, che giornalmente sta continuando nella errata narrazione di un Governo Meloni “cattivo”, che starebbe togliendo alla Toscana, regione quest’ultima ottimamente governata dai “buoni e bravi amministratori Dem”, favoletta che arrivati a questo punto, non credono più nemmeno loro stessi. La realtà è invece tutt’altra: il governo Meloni sta salvando l’Italia”, a dirlo è Luca Minucci, coordinatore provinciale Fratelli d’Italia Grosseto, in risposta a una recente nota del segretario provinciale Dem Grosseto, Giacomo Termine.

“L’esecutivo ha già ampiamente chiarito che non si tratta di definanziamenti ma bensì di sostituzione della loro fonte. - spiega Minucci - Già lo stesso partito democratico quando era al Governo aveva fatto sostituzioni della fonte di finanziamenti, in quel caso da leggi nazionali al Pnrr. Il segretario Termine, quindi dovrebbe ben conoscere questi aspetti, ma qualora se ne fosse dimenticato, siamo pronti a spiegarli nuovamente”.

“Pertanto, - commenta Minucci - suggeriamo al Segretario del Pd Termine di smettere di raccontare favole, frutto sicuramente della sua enorme fantasia, e di informarsi meglio, ricordando di come con una mossa irresponsabile, mascherata adesso da piagnisteo contro il governo Meloni. Fortunatamente la nostra serietà di governo consentirà alle regioni, attraverso la sostituzione della fonte finanziaria, una più agevole rendicontazione e quindi una possibilità vera di realizzazione”.

“Caro Termine, non mancherà neanche un euro per la Maremma e per la Toscana tutta. Anzi invitiamo il Pd, dove ha temporaneamente ancora qualche ruolo di responsabilità di governo del territorio, ad assumersi le proprie responsabilità con l’autorevolezza da uomini delle Istituzioni, e non di perseverare in queste stucchevoli e inutili polemiche, che sanno più di “sala bingo” che di vera e propria politica”, conclude Luca Minucci.