PCI verso le elezioni: analisi e posizione del partito sulle prossime amministrative

Grosseto: "Il CENTRODESTRA si presenterà compatto a sostegno del sindaco uscente - si legge nella nota di Dario Bibbiani per la segreteria PCI Federazione di Grosseto - attorniato, come sua (e del PD) consolidata abitudine, da svariate liste civiche, buone in ogni occasione per rastrellare voti moltiplicando a dismisura i candidati. Essendo la difesa del capitalismo e privilegiare il privato rispetto al pubblico i loro capisaldi, sono per il PCI gli avversari principali e nessun dialogo politico con loro è ipotizzabile.

PD e M5S, a quanto essi stessi dicono, formeranno un’unica lista, “civica” perché questa è la moda oggi seguita dai Farisei della politica. Il candidato lo stanno cercando, ma per prima cosa hanno dichiarato che non dovrà far parte di alcun partito politico.

Anche da ciò si evince come il PD prosegua la sua deriva verso il populismo di destra, tanto che è sempre più difficile rintracciarvi tracce del suo sedicente appartenere alla sinistra. È ormai un partito privo di ideali, per il quale gestire il potere è rimasto l’unico scopo, senza scrupoli di sorta, ed eccolo infatti allearsi con chi fino a ieri era oggetto di assoluto disprezzo. Da questo punto di vista il matrimonio con il M5S è ben combinato, visto che anche costoro, pur di stare al Governo, da un giorno all’altro son passati da alleati della Lega a mettersi insieme a PD e LeU. È desolante constatare come la maggior parte dei Grillini, da autoproclamati arcinemici della casta politica, una volta entrati nelle stanze del potere si siano rimangiati principi e valori pur di restarne a far parte il più a lungo possibile.

Si sta inoltre formando una lista composta da più forze politiche di sinistra, vale a dire SINISTRA CIVICA ECOLOGISTA, SINISTRA ITALIANA e RIFONDAZIONE COMUNISTA. Queste formazioni non di rado si sono schierate insieme al PD o al suo sostegno.

Sinistra civica ecologista stava infatti con Giani alle Regionali, Sinistra italiana fa parte del Governo nazionale e Rifondazione comunista governa col PD i Comuni di Follonica e Castiglione. In questa occasione, invece, si uniscono per costituire, a detta loro, una fiera alternativa al PD. Noi del PCI rifiutiamo questo continuo entrare ed uscire dall’orbita PD, questo esserne qui avversari e là alleati, oggi insieme e domani contro. Noi ribadiamo il nostro MAI COL PD e ci chiediamo: non sarà che il PD grossetano, preferendo rivolgersi al “forno 5 Stelle”, abbia stavolta disdegnato la compagnia di questi ondivaghi di professione e sia questa la vera ragione del ritrovato percorso unitario/alternativo della “sinistra ma non troppo”?

A prescindere da tutto ciò e al di là delle tornate elettorali, il progetto del PCI resta la ricostruzione del Partito Comunista. Di un partito cioè che riprenda  ed attualizzi la tradizione, sia pur accettandone anche analisi critiche, ed i valori storici del Partito Comunista Italiano, ponendo come finalità prioritarie diritto universale a sanità, istruzione e welfare gratuiti, difesa ed incremento dei diritti dei lavoratori, intendendosi tutti coloro che vivono del proprio lavoro, sia esso dipendente o autonomo, pubblico o privato, annichiliti da trent’anni di politiche neo liberiste, portate avanti da tutti tranne i comunisti.

Noi vogliamo costruire una società profondamente diversa, contraddistinta dall’eguaglianza delle opportunità e da una più equa e contenuta forbice retributiva, unitamente all’accettazione, ed anche al sostegno, dell’iniziativa privata, sottoposta però al controllo pubblico per evitare che il vantaggio del singolo vada a discapito della collettività.

Il PCI quindi - conclude Dario bibbiani - parteciperà alle elezioni con il suo simbolo storico, aperto ad accordi con altre forze comuniste o comunque davvero alternative sia alla destra che al centro-pseudosinistra, senza però andare a far parte di alleanze confuse e prive di identità, che ogni volta si presentano con composizione e denominazioni diverse, ma che finiscono sempre per estinguersi il giorno dopo le elezioni".