PCI Grosseto: 'Pneumologia, l'Azienda che ne vuole fare?'

Grosseto: «Ci chiediamo che cosa vuole fare l’azienda dei due reparti di pneumologia in provincia di Grosseto: continueranno l’attività o siamo di fronte a nuove restrizioni e riduzioni dei servizi?». Questa è la posizione della segreteria del PCI provinciale la cui direzione si è riunita per valutare la situazione sanitaria degli ospedali e del territorio, rilevando vecchie e nuove lacune.

«La sezione di Massa Marittima - si legge nella nota del PCI - risulta sottodimensionata con una minima attività per carenza dei medici. Complessivamente i posti letto sono diminuiti ed anche il personale di Grosseto sembra essere destinato ad andare a coprire le carenze della sezione di Massa Marittima.

Di nuove assunzioni non se ne parla, almeno a Grosseto, perché ad Arezzo invece sono arrivati 3 pneumologi e questo è un segnale che non ci piace molto anche in considerazione del fatto che la sub intensiva pneumologia, elemento importante per il reparto di Grosseto, non sembra destinata ad essere istituita, mentre ci risulta che Arezzo invece se ne sia dotata.

Risulta evidente una diversa volontà di allocazione delle risorse che se fosse confermata potrebbe significativamente portare se non a chiudere a ridurre notevolmente l’attività di pneumologia in ambito provinciale.

Questo non lo riteniamo lungimirante anzi significherebbe privare il territorio grossetano che si è fortemente caratterizzato con il lavoro estrattivo in campo minerario di un’eccellenza fondamentale.

Già quello che è successo a Massa Marittima è stato qualcosa di anormale poiché un indirizzo deliberato dalle istituzioni, voluto fortemente dai comuni e regione, è stato depotenziato e spostato da un territorio tipicamente minerario come quello delle Colline Metallifere a Grosseto.

Se poi si ripropone quanto successo negli anni novanta, ovvero quando la pneumologia delle Colline Metallifere venne spostata a Grosseto per poi essere annullata, sarebbe diabolico.

Crediamo che Regione e Azienda Sanitaria, con una forte spinta delle istituzioni locali, debbano battere un colpo in primo luogo nei confronti della Direzione Aziendale che non può essere evasiva ma deve garantire il funzionamento dell’Unità Complessa di Grosseto e della Sezione di Massa Marittima, con una dotazione organica rispondente alle esigenze delle due strutture evitando di continuare a far correre i professionisti da una parte e l’altra della provincia per tappare buchi che rischiano poi di diventare falle ed aprire criticità che si riversano poi sull’utenza nelle prestazioni e nei tempi di attesa per visite e terapie».