PCI Colline Metallifere: 'Dal settore culturale e artistico può partire la spinta per il rilancio dell'economia

Massa Marittima: "Tanti annunci e poche risposte. È così che si comporta l’amministrazione comunale di Massa Marittima nei confronti dei molti problemi della città.Quello dell’omertà non è solo un problema di Massa Marittima – afferma Daniele Gasperi per la segreteria del PCI – ma qui nella cittadina metallifera è senz’altro più marcato.

Così è stato per la questione della strada Schiantapetto – Ghirlanda, dove la risposta del comune è venuta dopo sollecitazioni, e si è dimostrata insufficiente ed evasiva, mentre dal consorzio, dove tra l’altro è presente un rappresentante del comune, silenzio assoluto.

Come silenzio assoluto regna sulla vicenda Falusi dove sembrava che dopo le elezioni dovesse avvenire una rivoluzione con tanto di rilancio e progetti eclatanti.

Stessa cosa dicasi per le questioni dell’ospedale e dei servizi territoriali dove numerose sono state le sollecitazioni, le proposte, i suggerimenti inviate anche in modo formale al sindaco e al consiglio perché si avviasse una discussione seria e senza “barriere” politiche per la tutela di quel bene comune che si chiama salute, che non interessa non solo i residenti ma un intero comprensorio.

A questo vogliamo aggiungere la questione dei musei, strettamente connessa allo sviluppo economico e turistico di Massa e legata a quella che, auspichiamo quanto prima, sarà la ripartenza.

Molti sono, secondo la segreteria del PCI, gli annunci ma per ora pochi i segnali effettivi rispetto agli impegni verbali spesi. C’è necessità di dare impulso al settore, di prepararlo nelle condizioni migliori, a quello che sarà l’uscita del tunnel del covid per tornare ad essere competitivi nell’offerta turistica.

Bene quindi avere reperito risorse per interventi sui musei minerari, sul museo archeologico che ad oggi comunque non sono stati attivati, così come non si sa nulla dell'antico frantoio del '700......, che fine ha fatto e farà? Facciamo in modo che tutto sia pronto per affrontare in libertà e, ribadiamo, quanto prima, la stagione.

Sui musei è bene comunque porre maggiore attenzione perché troppo poco si spende per quegli interventi di manutenzione ordinaria utili a migliorare ancora l’offerta.

Parallelamente ai lavori riteniamo indispensabile rivedere anche gli orari di apertura al pubblico che sono stati notevolmente ridotti perché se vogliamo promuovere la città anche attraverso il sistema museale è indispensabile ampliare anche l’offerta di accesso nelle strutture come avveniva quando a gestire il sistema era la cooperativa Colline Metallifere.

Ed anche sull’aspetto della gestione, dato che la convenzione con il soggetto gestore è scaduta, come intende procedere l’amministrazione per la nuova gara senza produrre intoppi.

Infine sarebbe da pensare anche a pacchetti integrati con il sistema ricettivo e con quello della ristorazione promuovendo offerte inclusive che diano la possibilità di visitare i musei e, incluso nel pacchetto, consentire ai visitatori di gustare le tipicità della nostra cucina o apprezzare l’ospitalità nelle strutture presenti.

Insomma di lavoro ce n’è tanto da fare perché se la pandemia ci obbliga a limitare tutta una serie di attività che comportino un avvicinamento fisico delle persone, non impedisce di pensare e progettare iniziative e soprattutto di avere una visione più ampia del settore culturale e artistico.

L’auspicio, con spirito polemico, è quello quindi di ricevere oltre ai silenzi, qualche risposta, anche se questo resterà quasi certamente un sogno, per far uscire i nostri amministratori dall’ovattato palazzo comunale dove senz’altro le cose sono percepite in modo diverso dalla realtà e dove, sfruttando per questo l’emergenza imposta dalla pandemia, sindaco e giunta preferiscono dribblare quel confronto e quella partecipazione che non farebbero altro che bene a tutta la comunità".