PCI: "Bene l'approvazione del progetto Iren a Scarlino"

Scarlino: «Un progetto importante che ha coinvolto tutto il consiglio comunale è stato approvato a Scarlino nell’ultimo consiglio comunale con una larghissima convergenza che ha visto solo una voce fuori dal coro quella del consigliere Raspanti che, forse a titolo personale e questo sarebbe grave per un eletto di una forza politica, ha votato contro al progetto.

Ma quello che stupisce di più - si legge nella nota della Segreteria PCI Colline Metallifere - sono i commenti che lo stesso ha fatto durante il consiglio che diventano poi le motivazioni della sua contrarietà. Stando a quanto ci viene riferito da chi ha seguito il consiglio una battuta tra le tante ci lascia sbigottiti che a grandi linee afferma che forse sarebbe meglio farci due alberghi o strutture ricettive invece di un impianto.

Insomma una volta che si profila per il territorio un investimento importante che rilancia, dopo anni, l’industria della Piana, certe considerazioni da parte di chi occupa posizioni istituzionali ci lasciano impietriti.

Al di là di questo crediamo, come PCI, che si stia arrivando a concretizzare una vera alternativa che rilancia lo sviluppo economico in una zona che da sempre ha avuto vocazione industriale.

Certo questo non vuole dire che dobbiamo abbassare la guardia e permettere scempi o mettere in discussione salute dei cittadini e ambiente, dobbiamo essere vigili e soprattutto le istituzioni locali devono monitorare, verificare, controllare che non si vada a nuocere nessuno degli aspetti citati.

Un investimento importante che porterà senza dubbio alla creazione di nuovi posti di lavoro, al potenziamento del sistema economico e a dare opportunità di uno sviluppo complessivo per tutto il comprensorio e l’indotto con speranze vere di una ripresa sociale e demografica dopo anni di tensioni e destrutturazione di impianti proprio per la tutela del territorio e della salute.

Un’esperienza che potrebbe diventare modello e rendere compatibili le bellezze naturalistiche, artistiche vocate ad un'economia turistica e quelle collegate a condizioni di lavoro più stabile dell’industria.

Insomma una nuova scommessa che deve vedere ampie convergenze e interessi allargati per il rilancio, nel rispetto delle regole e tutele per i diritti come salute, ambiente e lavoro, economico, demografico e sociale di tutte le Colline Metallifere».