"Passaggio di consegne. Il privato è politico, tutta la vita". Marina Piazza presenta il suo libro alla Libreria delle Ragazze

Grosseto: “Io non sono partita dalla sociologia, ma dal mio interesse profondo per la vita delle donne”, dice di sé Marina Piazza. La sociologa milanese sarà venerdì 14 marzo alle 18 alla Libreria delle Ragazze di via Fanti 11/b a Grosseto, per presentare il suo nuovo libro, "Passaggio di consegne, Il privato è politico, tutta la vita" (edito da Enciclopedia delle donne). Il titolo ci rivela l’intento dell’autrice: riflettere sul suo lungo lavoro di ricerca sulle trasformazioni delle identità femminili e “passarlo” alle nuove generazioni. In un’epoca che sta buttando all’aria tutte le nostre certezze, ci si chiede anche che cos’è il femminismo oggi, e se serve ancora. Le giovani donne si muovono nel mondo più consapevoli dei loro diritti, ma restano discriminazioni e contraddizioni: difficile accesso al lavoro, basse retribuzioni e collasso del welfare colpiscono in particolare le donne. In più, a limitare la libertà femminile gli stereotipi sessisti duri a morire, rafforzati dal bullismo e dalla comunicazione dei social, e la violenza maschile che assume durezze impreviste. A queste domande prova a dare una risposta il lungo percorso di Marina Piazza.

La sociologa ha iniziato il suo lavoro di ricercatrice negli anni Ottanta nel gruppo di Laura Balbo all’Università Statale di Milano, prima esperienza di gender studies in Italia, e ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali, i più significativi come esperta per l’Italia al network della Commissione Europea “Family&work” e come presidente nazionale della Commissione Pari Opportunità negli anni Duemila. “Quello che mi ha connotato di più è che ho esercitato l’ascolto, e da questo ascolto ho cercato di individuare un filo rosso. La convinzione che il femminismo non era solo un procedere teorico, ma apparteneva a moltissime donne che ne facevano pratica di vita, di trasformazione. Era quello che si potrebbe definire un sentimento sociale, che ha creato relazioni umane e professionali. Era il femminismo diffuso. Ecco, io sono stata lì”. Questa ricerca l’ha portata anche a scrivere libri di successo come Le ragazze di cinquant’anni, e poi Le ragazze di trent’anni, e infine La vita lunga delle donne, che hanno testimoniato i cambiamenti nel corso degli ultimi decenni dell’identità femminile. I suoi temi? Il lavoro naturalmente, la conciliazione tra famiglia e lavoro, espressa dalla formula doppia presenza, il rapporto con la maternità e con il maschile… Le tante facce di quel “soggetto imprevisto”, il femminismo secondo la definizione di Carla Lonzi, che ha rivoluzionato la società contemporanea.

Dialogheranno con l’autrice Donatella Borghesi, giornalista, e Claudia Musolesi, formatrice e project manager.

Seguirà aperitivo.