Pacini presenta il suo libro “Malamente. Una educazione maremmana”

“Malamente. Una educazione maremmana” è il titolo del libro che sarà presentato venerdì 17 giugno, alle 17 e 30, alla biblioteca comunale di Massa Marittima con la partecipazione dell’autore Stefano Erasmo Pacini. Conduce lo scrittore Alberto Prunetti.

Massa Marittima: Edito da Effigi, il volume racconta la storia della famiglia di Paco che dal senese migra in Maremma in cerca di fortuna e libertà. La storia si intreccia con le vicende del ’900: l’avvento del fascismo, la guerra, la ricostruzione, l’arrivo impetuoso anche nella provincia profonda della modernità e del ’68 con la fine della civiltà contadina e un totale cambiamento dello stile di vita e dei rapporti umani. Il decennio delle rivolte studentesche e operaie trovano Paco e la sua generazione cavalcare il vento del cambiamento, in un conflitto insanabile con i padri, accorrere a Lisbona per la rivoluzione dei garofani e vivere nella Londra dei primi ruggiti punk. Il ’77 è il punto di non ritorno individuale e collettivo, lo scoppio di un conflitto che vedrà cadere i più. Paco fugge aggrappandosi alla sua macchina fotografica imbattendosi in avventure e situazioni tragicomiche. Nel terzo millennio fa ritorno dove era iniziata l’epopea familiare per gestire a Siena un piccolo bar ritrovo di studenti, giovani disorientati più che arrabbiati. Ma se sono cambiati i tempi e i protagonisti, non è cambiato il volto del potere e in più anche nella città del Palio inizia a spirare un vento tempestoso che rischia di travolgere tutto e tutti.

Stefano Erasmo Pacini nasce a Massa Marittima nel 1956. Agitatore, giramondo e sognatore svolge svariati mestieri ma rimane sempre un bracciante agricolo e un fotografo freelance e reporter. Nell’ex O.P. di Siena tiene corsi di fotografia nel centro di culture contemporanee “Corte dei Miracoli”. Collabora con fanzine, periodici, ong e anima per alcuni anni on line la rivista “Maremma Libertaria”.

Info: prestito.biblio@comune.massamarittima.gr.it 0566 906223.