Ostaggi di un guard-rail. La decisione dell’ANAS di chiudere alcuni varchi pericolosi sull'Aurelia

Albinia: 150 famiglie di case Brancazzi della frazione lagunare, da gennaio ostaggi di un guard-rail. La decisione dell’ANAS di chiudere alcuni varchi pericolosi sulla Statale Aurelia, ha comportato a gennaio la chiusura di quello di fronte al ristorante “La Rosa dei Venti”, che sta creando non pochi disagi e un senso di frustrazione tra gli abitanti della zona. La scelta di chiudere il varco, compiuta con l'intento di mettere in sicurezza la Statale Aurelia, ha sollevato, di fatto, una serie di inconvenienti per gli abitanti che per raggiungere le loro case da Albinia sono costretti ad un surplus di chilometri. Il ritorno a casa si è trasformato in un labirinto che ha allungato i tempi di percorrenza. Un residente ha commentato: " È stata una decisione giusta per la sicurezza stradale, ma sarebbe stato più sensato prevedere una soluzione che non penalizzasse la vita quotidiana dei cittadini".

La situazione è diventata così critica che gli abitanti dal gennaio scorso più volte si sono riuniti chiedendo all'amministrazione comunale di richiedere allo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare di aprire i cancelli dell'ex Aeronautica per accedere a una strada già esistente. Questa alternativa consentirebbe di evitare un percorso di ritorno a casa di ben sei chilometri in più. Una richiesta ragionevole, alla portata.

L’amministrazione comunale ha quindi richiesto a chi gestisce l’area ex Aeronautica, ovvero Difesa Servizi Spa, di usufruire di tale evenienza. La risposta è stata chiara con un no, di fatto. O meglio, viene precisato nella lettera di risposta all’istanza presentata dall’amministrazione comunale lagunare che; " pur ritenendo significativa l’esigenza rappresentata da codesta municipalità, al momento, la stessa se pur quale concessione demaniale a carattere temporaneo non può essere presa in considerazione, Servizi difesa Spa." Una risposta irricevibile che non può soddisfare l’esigenza dei residenti di Case Brancazzi che si sentono come leoni in gabbia, in ostaggio. La loro vita cambiata con un tratto di pennarello senza che nessuno pensasse alle problematiche che si sarebbero create, senza creare una valida alternativa. Una risposta quella dello Stato Maggiore dell’Aeronautica che mortifica tante famiglie, ne inficia la loro mobilità.

Per tutto ciò, gli abitanti di Case Brancazzi si ritroveranno questa sera Venerdì 17 novembre alle ore 20.30, per prendere delle decisioni. Là dove la sicurezza stradale si scontra con i bisogni pratici della vita quotidiana, è fondamentale che le istituzioni trovino le giuste risposte. Le famiglie di Case Brancazzi, non sono figlie di un Dio minore.