Orbetello Book Prize: Matteo B. Bianchi vince per la migliore opera di narrativa

Fernando Aramburu ha ricevuto il “Tributo alla Carriera”

Orbetello: Trionfo per la seconda edizione di Orbetello Book Prize – Maremma Tuscany Coast, il Premio letterario a carattere internazionale dedicato alla narrativa di qualità, che si dopo tre serate con incontri sold out, dichiarata soddisfazione da parte dei finalisti e una vivace e appassionata partecipazione del pubblico.

E’ La vita di chi resta di Matteo B. Bianchi (Mondadori) il romanzo che ha vinto il Premio per la migliore opera di narrativa ed è stato proclamato dal Gruppo di Selezione, con il Gruppo dei Lettori Forti e in collaborazione con la novità di quest’anno: i 50 giurati del Gruppo “Amici del Parco della Lettura”, il cui voto è stato decisivo per la nomina del vincitore.

Lo spoglio delle schede di voto è avvenuto sabato 1 luglio presso il Comune di Orbetello, in presenza del Notaio Riccardo Menchetti.

Attenzione e viva emozione sul palco di Orbetello Book Prize per la consegna del Tributo alla Carriera a Fernando Aramburu, dopo un’interessante e ricca intervista di Paolo Di Paolo. Aramburu si è imposto nel panorama letterario internazionale per la forza della sua letteratura, con la capacità di intrecciare i grandi temi universali attraverso le storie delle famiglie, degli uomini e delle donne protagonisti della Storia. Autore basco, ha raggiunto l’apice del successo con Patria. Edito in Italia da Guanda e tradotto da Bruno Arpaia, Fernando Aramburu in questo periodo è uscito in Italia con Figli della favola.

"Il premio Orbetello Book Prize – ha dichiarato Aramburu - significa molto per me. Mi onora e mi fa felice il riconoscimento del mio lavoro letterario anche in Italia. Sono molto grato”.

Una menzione speciale, in questa occasione, l’ha ricevuta Bruno Arpaia.

Ha presentato le tre serate Carola Carulli, giornalista, conduttrice del Tg2, scrittrice (in libreria con Tutto il bene, tutto il male, Salani).

“La scrittura – ha dichiarato Paolo Di Paolo - vive anche di un corpo a corpo con il silenzio. Il romanzo di Matteo B. Bianchi “La vita di chi resta" emoziona e commuove per come cerca e trova la via del racconto sfidando l’indicibile. Cerca e trova una lingua intima, in qualche modo la rifonda e la apprende proprio per poter dire. E ha il coraggio di una messa in gioco radicale di sé, pietosa e spietata allo stesso tempo. Una storia singolare e lacerante che guadagna il timbro dell’universale perché ci mette di fronte a un’impotenza, a una sconfitta, che tutti possiamo sperimentare quando sentiamo di non capire fino in fondo il dolore degli altri, di non esserne all’altezza, di non poterlo guarire.

“E’ stato un onore e un piacere per me – ha dichiarato Carola Carulli – salire sul palco di questo premio in una seconda edizione di autori e autrici che nel panorama letterario italiano hanno un loro percorso professionale importante e riconosciuto da lettori e lettrici che li seguono costantemente”.

“La forza dell’Orbetello Book Prize – ha dichiarato Eugenio Murrali, giurato del Premio - è il suo sguardo appassionato sulle nuove vie della narrativa, su libri e autori capaci di raccontare la complessità, i mondi in cui viviamo e quelli che vivono dentro di noi”.

"Davvero grande, quest'anno – ha dichiarato Maddalena Ottali, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Orbetello - la soddisfazione e la gioia per questa seconda edizione di Orbetello Book Prize. Vedere consolidarsi il rapporto tra questo Premio, il territorio e il pubblico sempre più numeroso che l'ha seguita, conferma il mio proposito di riconoscere nella cultura un importantissimo trait d'union tra cittadini e territorio. Sono dunque orgogliosa di questa seconda edizione e pronta a pensare alla prossima e con l'entusiasmo che ha guidato questa. Ringrazio l'organizzazione di Orbetello Book Prize e il pubblico che in questi tre giorni ci ha seguito così numeroso e appassionato. In ultimo gli autori e le autrici e Fernando Aramburu. Averlo ospitato nel nostro territorio è stato un momento di emozione irripetibile e di grande cultura"