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Opi Grosseto, un ente che resiste ai rincari
Nonostante l’inflazione e la crescita del costo della vita, l’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto conferma la cifra annuale per gli iscritti che, in 13 anni, è cresciuta di soli 4 euro. “Frutto di una gestione oculata e della continua ricerca della migliore soluzione sul mercato”, commentano il presidente Draoli ed il neo tesoriere Andrea Bigozzi.
Grosseto: Rimane invariata, anche per il 2025, la quota annuale che gli iscritti all’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto dovranno versare. Una cifra che ammonta a 87 euro all’anno e che è aumentata, negli ultimi 13 anni, di soli 4 euro nonostante le entrate siano sempre le stesse. “Potrebbe sembrare un risultato da poco - commenta Andrea Bigozzi, tesoriere di Opi Grosseto – invece si tratta di un dato importante, soprattutto se messo in relazione con una serie di elementi che, come cittadini, conosciamo bene: se dovessimo guardare al tasso di inflazione calcolato da Istat del 22%, la quota annuale dagli 83 euro del 2012 oggi dovrebbe essere di 101 euro circa”.
Una decisione dettata dalla “salubrità” dei conti di Opi Grosseto, l’ente pubblico che ha il compito di rappresentare e amministrare tutte le attività legate allo svolgimento della professione infermieristica: “Abbiamo assistito negli ultimi anni a un aumento pressante del costo della vita, che ha portato l’Ordine ad impegnarsi per cercare sempre le migliori offerte sul mercato e garantire, così, lo svolgimento dell’attività amministrativa, senza ripercussioni sugli iscritti. Perché, preme ricordarlo, le quote versate dai nostri iscritti sono la nostra unica fonte di finanziamento e, negli ultimi anni, si è anche registrata una lieve flessione nel numero degli infermieri iscritti che, ad oggi, è intorno ai 1700 quando nel 2012 erano persino di più”, precisa Nicola Draoli, presidente di Opi Grosseto. “Nonostante questo siamo riusciti a sostenere le spese per offrire a tutti gli iscritti la casella pec gratuita, per accreditare i corsi Ecm, per portare avanti anche attività di comunicazione e informazione, i costi per la digitalizzazione delle nostre pratiche e le incombenze obbligatorie (ed onerose) che ad ogni soggetto pubblico sono richieste: insomma, siamo riusciti ad essere performanti, senza incidere sulle tasche dei nostri iscritti e credo che questo, per un ente pubblico come il nostro, sia un risultato da sottolineare: Opi Grosseto è un ente solido, che riesce a garantire una gestione oculata delle spese, senza diminuire il livello delle prestazioni per i nostri iscritti; è forse uno dei pochi enti a farlo e di questo credo ne dovremmo essere orgogliosi. Noi infermieri siamo sicuramenti anche dei bravi amministratori pubblici - conclude Draoli -, lo vediamo anche in sanità dove sono tanti gli infermieri coordinatori che gestiscono risorse umane ed economiche al meglio”.