"Oggi parliamo di…": il 10 marzo 1872 muore a Pisa Giuseppe Mazzini

Giuseppe Mazzini, un patriota, un filosofo, un politico, uno dei padri della Patria, per primo volle un’Italia libera e unica.  Insieme a Vittorio Emanuele II, Camillo Benso conte di Cavour e Giuseppe Garibaldi , viene considerato uno dei quattro grandi protagonisti di quel processo storico che portò all’unificazione del nostro Paese. 

Il suo obiettivo, quello di educare il popolo alla libertà, alla democrazia e gettare le basi sul concetto di Nazione, motivo per cui aveva fondato nel 1831 “la Giovane Italia”. “La Patria è la casa dell’uomo, non dello schiavo” scriveva nelle lettere ai Giovani d’Italia.

Nel 1834 fondò in Svizzera la Giovine Europa per favorire in tutto il continente le lotte dei popoli oppressi.  Nel 1837 espulso dalla Svizzera si rifugiò a Londra, nel 1848, allo scoppio della prima guerra di indipendenza rientrò in Italia dall’esilio. Il 29 marzo 1849 Mazzini è nominato triumviro della neonata Repubblica romana, ( che ebbe vita breve), insieme a Aurelio Saffi e Carlo Armellini. 

Queste sono solo alcune tappe della storia di Giuseppe Mazzini, oggi nella ricorrenza della sua morte, non possiamo che ricordarlo come uno dei padri e dei simboli del nostro Risorgimento. Sul sarcofago che ne custodisce la salma è scritto “Il corpo a Genova, il nome ai secoli, l’anima all’umanità” Giuseppe Mazzini.