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Non autosufficienza, Spinelli: “La riforma è bloccata, occorre farla ripartire”
Firenze: “La riforma sulla non autosufficienza è su un binario morto. Occorre far ripartire la discussione su una legge che risponde a un bisogno molto sentito da migliaia di famiglie”.
Lo ha detto l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli intervenendo al convegno che si è svolto stamani a Firenze presso l’Aula Magna della Foresteria Valdese.
L’iniziativa, “Dai principi alle persone: il futuro della non autosufficienza” è stata promossa dal “Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza”, una rete che raccoglie molte organizzazioni della società civile coinvolte nell’assistenza e nella tutela degli anziani non autosufficienti.
Finalità dell’incontro quella di avviare un confronto sulla necessità di una piena attuazione della legge delega 33 del 2023, che prevede una riforma strutturale dell'assistenza agli anziani.
“In una società che invecchia, in cui aumenta la cronicità di molte malattie, e con un tasso di povertà sempre molto elevato – ha evidenziato Serena Spinelli - è assolutamente necessario dare piena attuazione a una riforma fondamentale per la qualità della vita delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie. Invece la riforma è rimasta in gran parte sulla carta: questo governo non procede con gli strumenti attuativi e con le risorse necessarie a darle sostanza.
Spero che iniziative come quella di oggi possano fare da stimolo e pungolo per sbloccare questa situazione bloccata: questa è una riforma necessaria e decisiva per la qualità della vita di migliaia di persone”.
Il convegno che si è svolto oggi è parte di un percorso a tappe iniziato a Milano il 13 marzo e che, dopo la Toscana, proseguirà in Emilia Romagna, poi in Piemonte, nelle Marche, in Sardegna e in Puglia per concludersi con un evento nazionale a Roma a giugno.
“Questa giornata – ha detto Eleonora Vanni, una delle coordinatrici del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza- si inserisce in un percorso di attivazione di un rapporto diretto con le regioni. Vogliamo capire e confrontarci rispetto all’impatto che la legge di riforma della non autosufficienza ha, potrebbe avere, e per certi versi non ha avuto sulla vita delle persone.
Non a caso abbiamo intitolato il convegno “Dai principi alle persone”: perché la posta in palio è quella di poter cambiare concretamente la qualità della vita delle persone e dei loro familiari”.
“Lo Stato – ha aggiunto Cristiano Gori, altro coordinatore del Patto - non deve interrompere il percorso di riforma avviato a livello nazionale. La Toscana è tra le regioni più avanti, per qualità e ampiezza di interventi, ma una buon infrastruttura normativa serve anche alla Toscana”.