Mcl lancia l’allarme povertà
Pagliai: «Non possiamo fare finta di nulla»Arezzo: Il forte incremento dei prezzi del paniere Istat, dovuto in prevalenza all’aumento dei costi energetici, sta ponendo serie difficoltà a molti nuclei familiari, in particolare quelli con una minore capacità di spesa.
Per le famiglie a basso reddito, e per gli stessi pensionati, già sensibilmente colpite nel 2020 da un incremento della povertà a causa della crisi pandemica, potrebbe significare un ulteriore peggioramento delle loro condizioni di vita.
Il Movimento cristiano lavoratori della provincia di Arezzo segnala i disagi crescenti che molte famiglie e pensionati stanno subendo in questo periodo a causa dell’aumento dei prezzi, anche dei beni di prima necessità.
«Riceviamo numerose segnalazioni - afferma il presidente provinciale Maurizio Pagliai – soprattutto dai circoli di quelle zone periferiche della provincia, in particolare del Casentino, dove anche il lavoro manca e dove vivono molti pensionati.
Le difficoltà di queste persone a pagare la bolletta del riscaldamento, o ad acquistare beni di prima necessità, creano tanto malessere.
L’aspetto che mi preme evidenziare – prosegue Pagliai - è che molte spese, come gas, luce, trasporti e alimentari, non possono essere contenute più di tanto. Se i prezzi crescono, le famiglie con un basso reddito non possono, comunque, rinunciare a certi servizi e quindi sono costrette a limitare tutti gli altri consumi.
Le segnalazioni che ci pervengono, come Mcl, sono sempre più frequenti. Le persone che si rivolgono a noi, ma anche alla Caritas e alle parrocchie, sono sempre più quelle del ceto medio, le quali vivono la loro condizione con grande malessere, anche di natura psicologica; a volte si vergognano della loro condizione e tendono a emarginarsi.
Come cristiani – conclude Pagliai – abbiamo il dovere di dare aiuto per fare in modo che chi soffre possa vedere alleviato il proprio disagio, ma le istituzioni devono eliminare le speculazioni che comportano aumenti dei prezzi ingiustificati».