Irregolarmente provenienti da fuori regione, sorpresi a fare il bagno alle Cascatelle di Saturnia

Sanzionate dalle Fiamme Gialle due persone, e invitate a tornare nel Lazio.Saturnia: Nell’ambito delle attività di controllo del territorio maremmano disposte dal Comando Provinciale di Grosseto, finalizzate in particolare a verificare il rispetto delle disposizioni anti-contagio, una pattuglia della Tenenza di Orbetello, a distanza di una settimana da analogo servizio, ha individuato e accertato la trasgressione del divieto di spostamento in entrata e in uscita dalle regioni da parte di due persone, provenienti dal vicino Lazio per farsi un bagno termale.

In dettaglio, durante il pattugliamento pomeridiano dell’agro di Manciano (ove è presente la zona termale di Saturnia), i finanzieri hanno individuato due uomini (un 30enne ed un 50enne di nuclei familiari diversi) provenienti dalla Capitale, che stavano facendo il bagno nelle c.d. “cascatelle termali”, in violazione quindi delle norme che vietano gli spostamenti tra regioni in assenza di validi motivi.

Le due persone hanno dichiarato ai militari che le loro intenzioni iniziali erano quelle di recarsi in una zona termale dell’alto Lazio; ma una volta giunti sul posto e constatata la momentanea chiusura al pubblico dell’impianto a causa dell’emergenza epidemiologica, hanno “ben pensato” di proseguire verso la Toscana per raggiungere le belle terme libere di Saturnia, così sconfinando la regione e violando le regole.

Si rammenta che, ai sensi dell’art. 1, comma 10, let. f) del vigente DPCM dello scorso 14 gennaio, le uniche attività termali che non sono sospese e possono, quindi, legittimamente operare, sono solo quelle (pur presenti e regolarmente operative, tanto in Toscana quanto in tutto il territorio nazionale) riconosciute quali “presidio sanitario” ed autorizzate alla prestazione di cure e balneoterapia collettiva in acque termali.

Per i due trasgressori è quindi scattata la verbalizzazione delle violazioni, con una sanzione pecuniaria che va da 400 a 1.000 euro ciascuno; al termine delle procedure di rito i due sono stati invitati a rientrare nella loro regione di appartenenza.
Il servizio conferma in particolare la presenza del Corpo nel pattugliamento del confine regionale per verificare il rispetto delle norme, peraltro a distanza di una settimana da un altro precedente analogo episodio, nel corso del quale tre persone di Viterbo erano state sanzionate per lo sconfinamento regionale ed il bagno alle cascatelle.

Le attività di controllo si inquadrano tra i servizi coordinati dal Comando Provinciale di Grosseto finalizzati a garantire la sicurezza pubblica, l’economia legale e la tutela della cittadinanza, nonché a contrastare i comportamenti irresponsabili che, nel contesto emergenziale odierno, mettono in pericolo la salute di tutti e rallentano il debellamento della pandemia.