Il violoncellista Giovanni Sollima racconta la sua Sicilia

Il violoncellista solista e concertatore con l'ORT sarà a Grosseto il 25 febbraio con l'Orchestra della Toscana, dopo il debutto a Firenze il 10 febbraio al Teatro Verdi di Firenze. Grosseto: Una produzione unica quella di Giovanni Sollima, che parla della Sicilia, sua terra natale, e della sua famiglia,

composta da musicisti e compositori, come il padre Eliodoro Sollima e lo zio del padre Francesco Pulizzi: tre generazioni a confronto, animate sul palco dall'Orchestra della Toscana guidata dallo stesso Sollima al  timone del suo violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1679).

Sollima non è solo un violoncellista di fama internazionale e compositore italiano più eseguito nel mondo: i suoi concerti sono vere e proprie esperienze travolgenti di spettacolo, in cui il violoncello diventa protagonista della stessa performance e Sollima il suo burattinaio visionario. Si diverte a fargli assumere identità differenti fino a stravolgerne la fisionomia, così il suo compagno prende vita, recita, canta, danza, piroetta, volteggia a occhi bendati su una fune sospesa nel vuoto, si sperimenta nei salti mortali. E questo succede allo stesso modo quando Sollima suona pezzi suoi o se si confronta con il repertorio tradizionale. Del resto come potrebbe essere diversamente per uno che ha messo su uno squadrone di cento violoncelli con cui occupare strade e piazze (I Cento Cellos, fondati con Enrico Melozzi nel 2012), o che gira il mondo talvolta in compagnia di un violoncello di ghiaccio?

“È per A.Gi.Mus. davvero un piacere portare Sollima a Grosseto - afferma Gloria Mazzi, direttrice artistica dell’Associazione - grazie anche alla proficua collaborazione con l’Orchestra della Toscana, iniziata già lo scorso anno e che proseguirà anche in occasione del prossimo concerto (Ti racconto don Giovanni). Questa nuova produzione propone un programma assolutamente particolare in cui la storia e le atmosfere della terra del musicista si incrociano con le memorie della sua famiglia”.

©MarcoBorrelli_100222_08885.jpgGiovanni Sollima in questo programma offre il suo concerto per violoncello e orchestra Fecit Neap 17, dove mixa memorie del barocco napoletano ad atmosfere orientali, ma soprattutto rende omaggio all’arte di colui che l’ha svezzato alla musica: suo padre Eliodoro Sollima (scomparso nel 2000), per quasi quarant’anni docente di composizione al Conservatorio di Palermo. Inoltre, restando nella sua Sicilia, presenta un inedito, la sua versione per archi di un Quarte6o datato 1908 di Francesco Pulizzi, zio di Eliodoro, compositore marsalese di fine Ottocento riscoperto di recente.

Tre generazioni che il violoncellista e direttore d’orchestra ha recuperato grazie a una circostanza tanto fortuita quanto importante: “Il programma – racconta Sollima – è nato per puro caso da un mio trasloco da Milano a Fiesole. […]Durante il trasloco in realtà stavo impacchettando partiture e al tempo stesso me6evo ordine fra i libri. E le scoperte sul piano emozionale sono state molto forti. A esaminare gli spartiti ci ho messo ore, fino a perdere la cognizione del tempo. Leggere e studiare queste pagine ha così originato il programma fatto di vere e proprie chicche, musica che nessuno aveva mai ascoltato. Forse il pubblico ha voglia di conoscere qualcosa di inedito. Ho trovato innanzitutto il 'Quartetto' di Francesco Pulizzi, detto zio Cecè, con cui concludo il concerto. Poi ci sono tre pezzi di mio padre e a tutti questi ho aggiunto una mia composizione”.

 

PROGRAMMA DEL CONCERTO
GIOVANNI SOLLIMA concertatore e violoncello
Orchestra della Toscana
Eliodoro Sollima / Aria, per violoncello e archi
Eliodoro Sollima / Nenia e Recitativo, per violoncello e archi

Giovanni Sollima / Fecit Neap. 17 (2012)
Eliodoro Sollima / Divertissements de vieillesse n.2 per violoncello e fiati
Francesco Pulizzi / Quartetto in la maggiore (versione per orchestra d'archi di Giovanni Sollima)

BIGLIETTI: Intero €12,00 – Ridotto under 18 €5,00 – biglietti acquistabili online su www.ticketgate.it
INFO: Per assistere al concerto sarà necessario essere in possesso del Green Pass Rafforzato e di indossare
la mascherina FFP2. Tel. +39 339 7960148, E-MAIL: agimus.grosseto@agimus.it

 

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