Il museo Falchi alla borsa del turismo archeologico di Paestum

Sindaca Nappi: “La vetrina olografica del Falchi di Vetulonia e’ stata la novita’ della borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum”

Castiglione della Pescaia: Si è appena conclusa a Paestum (Salerno), a due passi dal celebre sito archeologico dominato dai monumentali templi greci, la XXIIIa edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico, allestita per l’anno in corso in una location di eccezione, rappresentata dall’ex tabacchificio di Cafasso restaurato appositamente per ospitare anche i prossimi appuntamenti culturali previsti nel territorio paestano.

«Siamo presenti all’appuntamento culturale di Paestum a partire dalla VI edizione del 1998 – ricorda la sindaca Elena Nappi che segue anche le politiche culturali – e il Museo civico archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia ha varcato ancora una volta i confini del comprensorio comunale di Castiglione della Pescaia per proiettarsi in una dimensione internazionale, interculturale, mediterranea, assumendo il ruolo di “pari” fra le assai ben più grandi realtà museali e culturali italiane ed estere, grazie ad un percorso ventennale di crescita che ha guadagnato al MuVet la parte di protagonista».

Museo Ingresso vetulonia.JPG«Grazie all’esito positivo del bando regionale “100 ricercatori per la cultura” – prosegue Nappi - che ha coinvolto istituzioni per la ricerca e istituti museali, il Falchi, afferente alla cordata capitanata dal Museo diocesano di Pitigliano e dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, acquisisce il contenuto progettuale di un prodotto multimediale all’avanguardia, costituito dall’ultima versione di vetrina olografica concepita in Italia e realizzata in Europa. Vetrina che è stata creata grazie al contributo della Fondazione CR Firenze, ottenuto grazie a un altro straordinario risultato del MuVet, aggiudicatosi la somma di 15mila euro con il progetto “Così lontano, così vicino. Tutto a Vetulonia, Vetulonia per tutti”, dedicato ad accrescere ulteriormente l’accessibilità totale del patrimonio della frazione castiglionese. Attraverso la realtà virtuale saranno riprodotti, all’interno del percorso espositivo del museo Falchi, i contesti di provenienza, ossia le case e le tombe, degli oggetti esposti e di quelli dislocati in altri musei dentro e fuori d’Italia, utili a ricostruire la storia dell’antica città etrusca di Vatl».

«Le immagini trasmesse a ripetizione nello schermo installato nello stand regionale a fianco della vetrina – rileva il direttore scientifico del museo Simona Rafanelli - atte a narrare gli antefatti dell’allestimento della vetrina stessa, hanno polarizzato l’attenzione del pubblico della Fiera di Paestum sull’oggetto riprodotto in ologramma all’interno della vetrina e, mediante il racconto intessuto sulla storia della stele funeraria divenuta logo del MuVet e sull’immagine del guerriero Auvele Feluske incisa sulla superficie di pietra, sullo stesso Museo civico archeologico “Isidoro Falchi” e sul Borgo di Vetulonia, da considerarsi fra i protagonisti indiscussi della Borsa Mediterranea 2021».

«Molti gli addetti ai lavori – conclude la sindaca Nappi – hanno definito la vetrina olografica e il suo museo di riferimento la punta di diamante dello stand regionale e la conferma di questo successo è giunta durante il tavolo culturale “In viaggio con gli Etruschi in Toscana” curato da Toscana Promozione Turistica e dedicato, nel ciclo di eventi culturali previsti nella Borsa, alla presentazione dei Progetti di eccellenza della Regione Toscana chiamati a testimoniare, nell’intenzione e nella volontà degli organizzatori, quel “Rinascimento senza fine” che contrassegna la storia regionale dagli Etruschi ad oggi».