“Il Giglio. I 10 anni che sconvolsero l’isola”. Una mostra per ricordare

Inaugurazione a Castel del Piano della mostra fotografica IL GIGLIO "I DIECI ANNI CHE SCONVOLSERO L'ISOLA". 

Castel del Piano: Si inaugura sabato 11 giugno la mostra “Il Giglio. I 10 anni che sconvolsero l’isola”, collegata all’omonimo libro realizzato dal fotografo Carlo Tardani con Silvano Polvani. L'inaugurazione avverrà contestualmente alla presentazione dell'omonima pubblicazione a cura degli autori con la gradita presenza del parroco, Lorenzo Pasquotti, che all'epoca del naufragio della Costa Concordia era di servizio all'Isola del Giglio. Si tratta di una serie di scatti in bianco e nero che raccontano la storia dal disastro al capolavoro della rimozione , che saranno visitabili al piano terra del palazzo comunale fino al 26 giugno prossimo con il seguente orario: dal lunedi al venerdi in coincidenza con l'apertura degli uffici comunali, dalle 8,00 alle 13,00 ed il martedi e il giovedi anche dalle 15,00 alle 18,00. Sabato e domenica dalle 10,00 alle 12,00 in coincidenza con l'apertura della Pro loco di Castel del Piano.

“Il libro e la mostra fotografica – queste le parole di Silvano Polvani - nascono come partecipazione nel dare un affettuoso ricordo alle vittime e nel contempo come un bisogno di stimolare la memoria e il ricordo. Memoria che non sempre è piacevole: nella memoria c’è anche il pianto, ma noi abbiamo bisogno della memoria in un mondo come il nostro dove tutto si concentra sul presente abbiamo la necessità della memoria perché è in questa che troviamo i valori da conservare e proporre ai nostri figli. Ragionare su quella tragedia di sicuro ha fatto alzare l’asticella della sicurezza sulle navi, ha rafforzato la protezione civile, ha esaltato il concetto di ingegneria e tecnologia, ha dato fiducia, apprezzamento e autorità alle nostre forze dell’ordine individuandole come un faro a cui rivolgersi quando stringe un’emergenza. Foto rigorosamente in Bianco e Nero com’è nello stile di Tardani così da renderle efficaci nel valorizzare i dettagli, le ombre, i contrasti,dandole così un fascino delicato”.

“Tutte le foto sono in bianco e nero perché il colore distrae – queste le parole del fotografo Carlo Tardani – mentre il bianco e nero rivela l’essenza. Le foto sono rimaste per sette anni nel cassetto, finché con Silvano Polvani non abbiamo deciso di farne un libro. Ma come raccontare la Concordia a dieci anni di distanza? Abbiamo scelto un racconto lineare, semplice, per far capire quello che era successo. Innanzitutto c’è da raccontare di chi non ce l’ha fatta: le 32 vittime tra i passeggeri e il sommozzatore spagnolo morto durante la rimozione. Poi, però, dovevamo anche attualizzare la storia. Quindi è nata l’idea di rifotografare gli stessi scorci, ma ormai senza la Concordia. E così Punta Gabbianara, da brulicante cantiere per il parbuckling torna a essere il solitario scoglio abitato solo da gabbiani e il paese non si affaccia più sul relitto ma ritrova il profilo della sua costa selvaggia”.

“Il Comune di Castel del Piano – queste le parole dell’assessore Renzo Rossi – è onorato di ospitare questi scatti, in anteprima ed in esclusiva sull'Amiata, a dieci anni dal naufragio della Costa Concordia, sia per rendere omaggio alle vittime di quel disastro che per rendere merito agli autori di questa mostra che documenta in modo professionale ed emozionante il periodo dal momento del disastro fino al ritorno alla normalità dell’Isola del Giglio”.