Il gaming che produce cultura: l’esempio della Toscana

Le iniziative della Regione dimostrano come il gioco sia uno strumento utilissimo nelle campagne di sensibilizzazione e di prevenzione e anche come veicolo di cultura.

Nella patria del Lucca Comics il mondo dei fumetti, del gaming e delle graphic novel non può che essere messo al primo piano. Soprattutto se serve a incentivare la cultura, a promuovere valori positivi e a combattere per dei comportamenti responsabili.

È quanto mira a fare il nuovo protocollo, siglato lo scorso 19 ottobre, tra Francesca Basanieri, Presidente della Commissione Toscana per le Pari Opportunità e l’Assessora Regionale e alle Pari Opportunità Alessandra Nardini. L’obiettivo? Destrutturare gli stereotipi e guidare le nuove generazioni. Lo strumento? Le loro stesse passioni, dal gioco ai fumetti. “Attraverso il loro linguaggio, e penso alle graphic novel, al gaming - ha spiegato la Basanieri - ci aiuteranno a costruire argomenti per combattere ogni forma di violenza”.

Un progetto di ampio respiro, che conferma come il gioco sia uno strumento da non sottovalutare per quanto riguarda le promozione di stili di vita sani e anche di cultura. Ce lo confermano gli esperti della redazione di Slotmachineaams.it: “Sono tantissime le istituzioni che scelgono di guardare al gaming per fare breccia in un nuovo tipo di pubblico. Basti pensare a quanto accaduto al MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che ha ideato proprio un videogame per promuovere le sue collezioni e il suo patrimonio artistico”.

Il gaming, infatti, si presta alla perfezione al mondo dell’arte, della cultura, della letteratura. “Lo confermano i tanti videogame, i tanti giochi online e le tante piattaforme ispirate a determinati periodi storici, a personaggi del passato, a musiche e architetture - spiegano ancora da Slotmachineaams - una strategia comunicativa che guarda sia al marketing sia alla qualità del prodotto offerto”.

Tornando all’iniziativa della Regione Toscana, il progetto mira soprattutto a promuovere una cultura del rispetto e della diversità, cercando di andare a colpire la violenza di genere, i pregiudizi e gli stereotipi, coinvolgendo in particolare il mondo della scuola. Quello dei giovani è infatti il mondo del futuro e per entrare in contatto con loro adesso è fondamentale saper usare anche nuovi tipi di linguaggio e di comunicazione. Come quello del gioco, ovviamente, che diventa qualcosa di più di un semplice passatempo o di un divertimento. Diventa lo spazio in cui parlare di contenuti alti, elevati e importanti riuscendo ad arrivare a tutti. Soprattutto alle generazioni del futuro.