Hunter Boots: gli stivali da pioggia camminano verso la sostenibilità

Negli ultimi anni i temi dell’economia circolare, del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità si sono fatti strada in moltissimi campi. Anche in alcuni settori insospettabili come quello dell’alta moda.

E così brand di moda italiani e internazionali come Adidas e Stella McCartney hanno iniziato a produrre capi, scarpe e vestiti eco-friendly e si sono impegnati in opere di sensibilizzazione delle nuove generazioni a livello globale. Di questa avanguardia fa parte anche il gruppo Hunter, famoso nel mondo per i suoi stivali di gomma da pioggia. Ma vediamo come la casa inglese ha interpretato questa visione e i prodotti sostenibili lanciati nelle ultime collezioni.

Il nuovo manifesto di Hunter per una moda rispettosa dell’ambiente

Il marchio britannico ha deciso di formalizzare il suo impegno per l’ambiente in un vero e proprio manifesto composto da 7 punti. A presentarlo pochi giorni fa Paolo Porta, amministratore delegato di Hunter Boots Ltd. 3 i pilastri fondamentali che hanno portato alla redazione del documento: la protezione delle foreste, quella delle risorse naturali e quella delle comunità.

Ma quello che è più importante è che la dichiarazione di intenti prevede degli obiettivi datati e verificabili. Hunter prevede entro il 2025 di ottenere la certificazione FSC (l’organizzazione internazionale che si dedica alla tutela delle foreste) per tutti i suoi stivali in gomma. Entro il 2022, invece, gli obiettivi sono quelli di usare imballaggi riciclabili al 100%, di utilizzare gomma certificata per il 65% delle calzature delle collezioni e di far diventare l’azienda completamente carbon neutral.

E nel frattempo il brand britannico si impegnerà anche a implementare politiche virtuose per quanto riguarda la gestione delle risorse umane, donerà 200mila paia di stivali antipioggia a enti benefici e collaborerà con il World Land Trust per preservare le foreste, tutelare l’ecosistema costiero e tutelare le specie autoctone.

Impegni decisamente ambiziosi e importanti che iniziano a concretizzarsi anche nelle ultime collezioni di Hunter Boots lanciate sul mercato.

Le nuove collezioni sostenibili di Stivali Hunter

Per questo autunno-inverno 2021-2022 Hunter ha lanciato la collezione denominata “Protect Our Forest”. Due i nuovi modelli di boot arrivati negli store e negli Hunter Shop: gli Original Forest Tall e gli Original Forest Short. Entrambi hanno ottenuto la certificazione FSC. Un riconoscimento che sottolinea il fatto che questi due nuovi stivali da pioggia per donna e uomo rispettano i più elevati standard di tutela ambientale e lavorativa esistenti.

E se vogliamo conoscere i modelli e le proposte migliori non ci resta che visionare l’offerta stivali da pioggia Hunter Boots su Zalando. Potremo trovare stivali da pioggia per uomo, donna e bambino e faremo la nostra parte per preservare il nostro preziosissimo pianeta.

Il lungo impegno di Hunter per la sostenibilità

Hunter è impegnata a promuovere i valori della sostenibilità da alcuni anni. E buona parte del merito è di Alasdhair Willis direttivo creativo di Hunter Boots dal 2013 e noto alle cronache rosa per essere il marito di Stella McCartney, stilista vera e propria capofila del movimento per una moda etica. Sotto la guida di Willis il marchio degli stivaletti da pioggia più famosi del mondo ha avviato nel 2017 un programma con Long Trail Sustainability per analizzare il ciclo di vita e tracciare il “peso” ambientale delle sue calzature.

L’anno successivo è invece iniziato “The Carbon Trust” con l’obiettivo di misurare le emissioni di CO2 nell’azienda e nei vari punti vendita. Ovviamente per ridurle nel minor tempo possibile.

Ma c’è molto di più. Willis ha anche deciso di giocare “in casa”. Con lui alla guida, infatti, Hunter ha stretto una collaborazione proprio con Stella McCartney per la realizzazione di stivali con gomma proveniente solo da coltivazioni certificate in Guatemala. Poi nei mesi successivi sono arrivate una campagna di upcycling delle vecchie galosce e l’introduzione del poliestere e del cotone bio riciclati per la realizzazione dei capispalla del marchio.

La storia degli Hunter Boots

Parlare della storia degli stivali di gomma Hunter significa ripercorrere più di un secolo e mezzo di storia dell’Europa. L’epopea di Hunter inizia infatti nel 1856, anno in cui l’imprenditore americano Henry Lee Norris fondò la North British Rubber Company. Inizialmente l’azienda dava lavoro a Norris e ad altri 4 operai. Ma già a metà del 1870 la forza lavoro era salita a oltre 600 persone.

La vera svolta, però, arrivò con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. La compagnia creò per l’occasione uno stivale di gomma antipioggia in grado di resistere alle difficili condizioni climatiche delle trincee. Per questo motivo il War Office britannico incaricò Norris e i suoi di realizzare oltre un milione di paia di stivali per i soldati impegnati al fronte. Un impegno confermato anche nel secondo conflitto mondiale, quando la North British Rubber Company, diventata Hunter Company continuò a fornire dotazioni tecniche ai militari della Regina.

Nel 1956 arrivò anche la svolta commerciale. In quell’anno l’azienda lanciò il modello “Green Hunter”, poi rinominato Hunter“Original Tall”. Da lì gli Hunter sono diventati una vera e propria icona di stile e gli Original Tall vengono realizzati ancora oggi con lo stesso identico disegno.

Tutte le più famose celebrità sono state ritratte con un paio di questi stivali di gomma ai piedi. Lady D li amava, Liv Tyler, Alexa Chung e Sarah Jessica Parker sono state immortalate indossando gli Original. Ultima in ordine di tempo Kate Moss che nel 2005 venne fotografata con i suoi Hunter ricoperti di fango durante il Glastonbury Festival.