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Grosseto, Nardini: "Trovo scelta maggioranza Consiglio comunale gravissima "
Grosseto: "Trovo la "Trovo la scelta della maggioranza in Consiglio comunale a Grosseto gravissima e sbagliata". A dichiararlo è l'assessora regionale con delega alla Cultura della Memoria Alessandra Nardini, commentando l'approvazione dell'intitolazione di tre vie, una ad Almirante, una a Berlinguer e una alla Pacificazione Nazionale.
Prosegue Nardini: "È una scelta pericolosa, che manda un messaggio inaccettabile, ossia che furono tutti uguali: chi si oppose al nazifascismo e chi, invece, sostenne quel regime di oppressione e morte. Non è pacificazione, è parificazione e cancellazione della verità storica, delle responsabilità storiche. La storia, però, non si può riscrivere né negare, ci racconta chi scelse la parte giusta e chi quella sbagliata e ci dice chiaramente che il fascismo non ha fatto anche cose buone come troppo spesso sentiamo dire, ma è stato violenza, privazione di libertà, orrore, distruzione e morte.
Per questo penso sia incredibile e offensiva la decisione di intitolare una strada ad Enrico Berlinguer e una a Giorgio Almirante in nome della pacificazione nazionale. L'unica pacificazione di cui c'è bisogno è quella con la storia e con la nostra Costituzione che, al netto di quel che afferma la seconda carica dello Stato, è profondamente antifascista. Il nostro Paese, a differenza di altri, non ha saputo fare fino in fondo i conti con la propria storia, altrimenti idee come questa sarebbero impensabili, a maggior ragione per chi ricopre cariche istituzionali.
La Toscana affonda le proprie radici nei valori dell'antifascismo e nella Resistenza, e non intendiamo abbassare la guardia rispetto a scelte pericolose come questa che, nell'attuale momento storico, sembrano purtroppo godere di una copertura politica, e adesso anche istituzionale, inedita". A dichiararlo è l'assessora regionale con delega alla Cultura della Memoria Alessandra Nardini, commentando l'approvazione dell'intitolazione di tre vie, una ad Almirante, una a Berlinguer e una alla Pacificazione Nazionale. Prosegue Nardini: "È una scelta pericolosa, che manda un messaggio inaccettabile, ossia che furono tutti uguali: chi si oppose al nazifascismo e chi, invece, sostenne quel regime di oppressione e morte. Non è pacificazione, è parificazione e cancellazione della verità storica, delle responsabilità storiche.
La storia, però, non si può riscrivere né negare, ci racconta chi scelse la parte giusta e chi quella sbagliata e ci dice chiaramente che il fascismo non ha fatto anche cose buone come troppo spesso sentiamo dire, ma è stato violenza, privazione di libertà, orrore, distruzione e morte.
Per questo penso sia incredibile e offensiva la decisione di intitolare una strada ad Enrico Berlinguer e una a Giorgio Almirante in nome della pacificazione nazionale. L'unica pacificazione di cui c'è bisogno è quella con la storia e con la nostra Costituzione che, al netto di quel che afferma la seconda carica dello Stato, è profondamente antifascista. Il nostro Paese, a differenza di altri, non ha saputo fare fino in fondo i conti con la propria storia, altrimenti idee come questa sarebbero impensabili, a maggior ragione per chi ricopre cariche istituzionali.
La Toscana affonda le proprie radici nei valori dell'antifascismo e nella Resistenza, e non intendiamo abbassare la guardia rispetto a scelte pericolose come questa che, nell'attuale momento storico, sembrano purtroppo godere di una copertura politica, e adesso anche istituzionale, inedita".