Granchi Blu: Follonica e Scarlino si augurano arrivo finanziamenti del Governo

Follonica: Il danno causato dalla specie aliena è duplice visto che sta prendendo il sopravvento e danneggia il lavoro dei pescatori locali. «Questi fondi - dicono Travison e Girgieri- dovrebbero essere messi a disposizione anche della piccola pesca.

Il granchio blu, il crostaceo originario delle coste atlantiche dell’America – una specie aliena per il Mediterraneo – è arrivato anche nel Golfo di Follonica, spinto dal caldo dovuto ai cambiamenti climatici. Il suo arrivo preoccupa non poco il Flag Golfo degli Etruschi: il crostaceo, che può arrivare a pesare anche un chilo, riesce a spezzare le reti dei pescatori, causando un danno economico importante. Inoltre, il granchio nel Mediterraneo non ha predatori e divora tutto quello che trova.

Proprio per trovare una soluzione a questo problema il Governo ha pensato di stanziare un finanziamento che arriva nell’ambito del decreto Omnibus, l’ultimo approvato dal consiglio dei ministri prima della pausa estiva, con l’obiettivo di «impedire l’aggravamento dei danni inferti all’economia del settore ittico». Il finanziamento da quasi 3 milioni andrebbe a sostenere consorzi e imprese nella cattura e nello smaltimento del granchio blu.

«Questo granchio sta prendendo il sopravvento sulle specie autoctone – affermano l'assessora del Comune di Follonica Mirjam Giorgieri, presidente del Flag – e la sua presenza dipende dalla mutata situazione climatica delle acque italiane che si stanno tropicalizzando sempre di più. Il danno è duplice visto che sta prendendo il sopravvento sulle specie autoctone e danneggia il lavoro dei pescatori locali. Come Flag siamo molto preoccupati per questa situazione. I pescatori, che hanno contattato sia me che l’assessora Travison di Scarlino, hanno difficoltà a reperire le aree di pesca che sono sempre più limitate e stanno rovinando le proprie attrezzature. Ci auguriamo che i finanziamenti non siano riservati solo all'acquacoltura. Questi fondi - conclude Giorgieri - dovrebbero essere messi a disposizione anche della piccola pesca, non solo per lo smaltimento ma anche per l'acquisto di nasse adatte. Come Flag contatteremo la Regione Toscana per trovare un sostegno».

«La questione “granchio blu” ha raggiunto proporzioni così grandi da diventare un'emergenza vera e propria - dice l'assessora del Comune di Scarlino Silvia Travison - non vogliamo che gli interventi economici siano convogliati solo sulle realtà più grandi. La piccola pesca è una realtà territoriale strategica per i Comuni di Scarlino e di Follonica e ci impegneremo affinché la piccola marineria presente al Porto di Scarlino abbia la tutela che le spetta».

Per questo motivo il Comune di Follonica e quello di Scarlino incontreranno nei prossimi giorni i pescatori locali. Tra le possibili soluzioni per evitare che la sua cattura si trasformi solo in una perdita per i pescatori, è da valutare anche la possibilità di realizzare una filiera che parta dalla pesca e si concluda o con la trasformazione in mangimi o nel consumo a tavola.